Ieri è giunto il “verdetto” dell’ispezione ministeriale alla Giulio Tifoni di Pontremoli , salita alla ribalta delle cronache e delle interrogazioni parlamentari per la bocciatura di 5 alunni di prima elementare.

Il Ministero ha avviato una ispezione che ha rilevato degli errori procedurali. Secondo gli ispettori la scuola non ha avviato i comportamenti didattici necessari per aiutare gli studenti in difficoltà e non ha mantenuto con i genitori un rapporto costante.

Quindi è tutto da rifare, bisogna riconvocare il consiglio di classe e affrontare nuovamente il giudizio degli alunni bocciati.

Ancora una volta si punta il dito contro gli insegnanti che si trovano sempre più a dover lavorare in condizioni estreme, la scuola in questione è stata citata più volte per il problema delle “classi pollaio” con all’interno, spesso e come nel caso di Pontremoli, alunni stranieri e disabili che hanno necessità di cure particolari che il “maestro unico gelminiano” non può certo affrontare, in assenza di super poteri.

Nè, mi pare, l’attuale Governo abbia fiatato sulla possibilità di ripristinare compresenze per fornire agli studenti, e soprattutto a quelli in difficoltà, le condizioni per poter realmente recuperare i ritardi.

Quindi la parola passa al Consiglio di classe che dovrà rivalutare il suo giudizio.