LA TRAGEDIA che non ti aspetti si materializza nel corridoio di un treno affollato da pendolari e studenti. Luigi Giunta, 71 anni di Montignoso è morto al fianco della moglie con cui stava andando all’ospedale di Pontremoli per una visita: troppo lunghe le liste d’attesa negli ospedali di Massa e Carrara, da qui la scelta di raggiungere in treno l’ospedale lunigianese, più lontano ma proprio per questo meno «affollato».

Ma il destino aveva deciso diversamente: da quanto emerso, nel corso della notte Giunta avrebbe avuto i primi segnali del malore che poi gli sarebbe stato fatale. Non avrebbe però chiesto l’intervento del 118 (non risultano chiamate di soccorso), alle 6 si è alzato per raggiungere la stazione di Massa e prendere il treno delle 6,51 per Pontremoli. La tragedia alle porte della stazione di Aulla-Lunigiana, quando la moglie Giunta si è accorta che il marito accasciato sul sedile al suo fianco non respirava più.

Proprio in quel momento il regionale «Livorno-Milano» si è fermato in stazione, il capotreno ha avvertito di quanto stava accadendo polizia ferroviaria e capostazione, che a loro volta hanno chiesto l’intervento del 118. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Aulla, l’ambulanza della Pubblica Assistenza Croce Bianca di Aulla insieme al medico del 118 cui non è rimasto che constatare il decesso del pensionato, avvenuto per arresto cardiocircolatorio. Il tutto sotto lo sguardo sgomento della moglie e degli altri passeggeri del convoglio.

Il corpo di Luigi Giunta è stata ricomposto e trasportato all’obitorio di Massa da un’agenzia funebre arrivata appositamente dal capoluogo. Per permettere le operazioni di rimozione della salma, il treno «Livorno-Milano» ha terminato la sua corsa alla stazione di Aulla-Lunigiana. Tutti i passeggeri hanno proseguito il viaggio con il successivo treno diretto a Parma. Nessuno però ha avuto la forza di lamentarsi per gli inevitabili disagi: poco prima avevano visto morire una persona e toccato con mano il dolore della moglie.