Sono crollati gli acquisti di libri nell’ultimo trimestre del 2011: in totale la spesa registra un -20%, scendendo cosi’ a 471 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2010. Gli acquirenti sono calati del 10%, scendendo a 15,3 milioni, e in media ogni acquirente ha speso 30,69 euro (-11%), sempre negli ultimi tre mesi dell’anno scorso rispetto allo stesso periodo 2010. Stando pero’ al ritratto complessivo dello scorso anno, gli italiani leggono di piu’ e soprattutto i giovani. Il tallone d’Achille dell’Italia resta la mancanza di istruzione e il fatto che i libri rimangono nelle mani di una cerchia ristrettissima di lettori (5%).

E’ il quadro che viene fuori dal Rapporto su ‘L’Italia dei libri. Un anno, le stagioni, due trimestri a confronto’, primo di questo genere che registra come fluttuano gli acquisti e la lettura in una suddivisione per trimestri, commissionato dal Centro per il libro e la lettura alla Nielsen. ”Se il fenomeno si mantenesse stabile nel 2012, l’intero complesso dell’industria del libro in Italia avrebbe serie e gravi conseguenze” ha sottolineato Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, oggi alla presentazione dei dati alla quale ha partecipato il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo. Nel quarto trimestre 2011, gli acquirenti di libri rispetto allo stesso periodo del 2010 sono calati del 10% e i lettori del 6% e sono stati comprati meno libri per bambini passando dal 13% all’11%. Nel corso del 2011, meta’ degli italiani adulti (dai 14 anni), precisamente il 49%, hanno letto almeno un libro e il 44% ne ha comprato uno. A prevalere sono le donne sugli uomini, sia nell’acquisto che vede il 48% contro il 42%, che nella lettura con il 53% a fronte del 43%.

Ma il dato che spicca e’ la percentuale dei lettori che raggiunge il picco piu’ alto, del 70%, nella fascia 14-19 anni. Quindi a leggere meno sono gli anziani con il 33% oltre i 65 anni e non i ragazzi. Ovviamente come acquirenti i 14-19enni sono meno forti (53%), perche’ hanno meno soldi, ma anche qui a prevalere e’ una fascia d’eta’ giovane: quella fra i 25-34 anni con il 60%. Anche rispetto all’area geografica inaspettatamente la punta massima per gli acquisti e’ il 51% del Centro Italia (Lazio, Marche, Toscana, Umbria, Sardegna). Il dato drammatico riguarda l’istruzione. Fra gli acquirenti, il 23%, e fra i lettori, il 30%, di chi legge ha la licenza elementare.

A comprare piu’ di 12 libri l’anno e’ il 5% della popolazione italiana, 2,5 milioni di persone, che da sole prendono una fetta del 41% dei libri venduti in Italia. ”Una concentrazione che non ha eguali al mondo e che fa dell’Italia un paese di cultura elitaria e ristretta” dice Ferrari. Infatti il 7% (3,6 milioni) legge il 43% dei libri. Narrativa e letteratura registrano la maggior percentuale di acquisto (44%) e di lettori (61%). Gli acquisti di ebook sono l’1.1% (567 mila) mentre i lettori sono il doppio: il 2.3% (1,1 milione).

”Questo segnala una consistente pirateria” fa notare Ferrari. La libreria tradizionale con il 25% resta il canale d’acquisto maggiore e il peso dell’edicola (12%) supera quello di Internet (9%). Il 21% dei libri viene letto nel mese in cui viene acquistato, il 16% viene dalla biblioteca e il 16% e’ prestato da persone. La spesa per i libri nel 2011 e’ stata di 1,5 miliardi di euro e ogni acquirente in media ha speso 28,97 euro. I piu’ acquistati (11%) sono i libri fra i 6 e i 9 euro. In Italia lo scorso anno sono stati acquistati 135 milioni di libri e letti 169 milioni. Guardando ai trimestri, il picco di lettura (34%) e’ fra luglio e settembre, quando gli italiani sono in vacanza, e di acquisti (29%) fra ottobre e dicembre, per Natale.