Gli investigatori sono arrivati al sequestri dei beni analizzando i flussi finanziari bancari, la condotta ed il tenore di vita dell’anziano, e ricostruendo le 54 compravendite immobiliari che negli anni lo hanno riguardato sia come cedente che come acquirente. Gli investigatori hanno quantificato una sperequazione economica di oltre due milioni di euro. L’uomo era già noto per i suoi pregiudizi di polizia e per numerose segnalazioni in materia di usura ed emissione di assegni a vuoto e nel 2004 era stato imputato, in concorso con altri, del reato di usura ed aveva patteggiato la pena di un anno e due mesi di reclusione, sentenza divenuta irrevocabile il 17 febbraio 2005. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe praticato usura sin dagli anni ’80. Non si e’ proceduto penalmente, hanno detto gli investigatori durante la conferenza stampa di stamani in procura, perchè il reato era prescritto. Il presunto strozzino dichiarava un reddito minimo derivante dalla sua attività di riparazione di strumenti musicali