Stavolta è Michele Santoro,  ad aver inventato un attentato ai suoi danni. Non contro la sua persona, ma contro la sua trasmissione. Perché è scomoda, fa paura, e allora la vogliono boicottare.
Storie già sentite, trite e ritrite: le manie di protagonismo di Santoro difettano di fantasia.
Il problema è che Santoro non solo non ha causato indignazione, ma addirittura stava per farla franca: non fosse stato per la testardaggine di Alessandro Sortino, ex Iena e inviato di Corrado Formigli a Piazzapulita, la versione di Santoro sarebbe passata come quella ufficiale.
Ma cosa è successo? Semplice, mercoledì scorso, 16 novembre, in serata sono stati posizionati due rudimentali ordigni sul monte Calisio, in località Calmuz, vicino a Trento, dove si trovano alcuni ripetitori. Uno dei due ordigni è esploso, provocando circa 100.000 euro di danni ad un ripetitore di proprietà della società TowerTel, che trasmette Radio Maria e Rds e serve per la telefonia Brennercom e Vodafone. Nessun danno a “Servizio Pubblico”, ma nelle vicinanze c’erano ripetitori della Rttr, emittente che trasmette il talk-show di Santoro. Tanto è bastato per far circolare la notizia, sin da giovedì sera, che “Servizio Pubblico” fosse sotto attacco. Ed infatti le cronache hanno parlato di attentato alla trasmissione di Santoro, lo stesso anchorman ha denunciato il fattaccio con una buona dose di vittimismo.
Le indagini della polizia, però, hanno smentito la notizia: l’obiettivo era proprio Radio Maria, la radio di Città del Vaticano, e la pista quella anarco-insurrezionalista.

Ecco come nascono le bufale.
Ovviamente, è tutta una questione di share: gli ascolti deludono, ora che Berlusconi non è più premier l’ex conduttore di Annozero non sa più come tornare ad essere protagonista.
A denunciare il falso, un uomo solo: Alessandro Sortino, che ha parlato appunto di mossa per aumentare gli ascolti. Secondo l’ex Iena, il vero attentato è stato da parte di “Servizio Pubblico” contro la trasmissione concorrente “Piazza Pulita”.
Una guerra a colpi di ascolti.
Ma  nessuno si indigna per la bufala?
Ah, Santoro ha querelato Sortino. Ovviamente.