La nuova udienza del processo sul crollo del ponte di Albiano Magra è durata circa 10 ore, iniziando alle 10 del mattino e terminando poco prima di cena. Attualmente, sono a processo quattro dirigenti: Damiano Menchise di Anas, Giuliano Arrighi, Gianluca Barbieri e Stefano Michela della Provincia, chiamati in causa per la manutenzione e le condizioni del ponte.

Sembra sostanzialmente accertato che la causa del crollo sia stata la paleofrana sul versante di Caprigliola. Tuttavia, rimane aperta una battaglia legale tra le due parti, con consulenze che cercano di determinare la verità.

Il crollo ha avuto un impatto significativo sulla comunità locale, dividendo le due comunità e causando danni economici. La Cna, assistita dal legale Carlo Golda del Foro di Genova, è parte civile nel processo insieme ad Adoc.

L’istruttoria della Procura si avvia alla conclusione, con testimonianze da parte del capitano dei carabinieri Carlo Stopponi, che ha coordinato le indagini, il sindaco di Aulla Roberto Valettini, che aveva segnalato Anas riguardo alle condizioni del ponte, e gli ingegneri e geometri di Anas.

Le testimonianze sembrano indicare che le fessurazioni segnalate dai residenti nel tempo non abbiano influenzato la stabilità del ponte.

L’udienza è stata aggiornata al 3 e 4 giugno, quando saranno ascoltati gli ultimi testimoni dell’accusa, prima di passare alle difese.