Water front e riqualificazione del fronte mare, di questo progetto ormai si parla da molto tempo: addiritura era uno dei temi forti della campagna elettorale delle scorse elezioni comunali. Da allora però qualcosa è cambiato. In un primo momento si ipotizzava di integrare il WaterFront, ovvero il fronte città-mare, con la realizzazione del porto turistico, ma in un secondo tempo è emersa la volontà di separare le due questioni, avviando due percorsi diversi. Da una parte la riqualificazione dell’intera fascia costiera marinella, dall’altra, l’esigenza, sempre più stringente, di individuare un area dove far sorgere il porto turistico nel più breve tempo possibile. Giovedì si è così concluso il percorso di partecipazione dei cittadini per il Water Front promosso dall’associazione Amare Marina con i fondi della Regione Toscana con la presentazione delle Linee guida finali per la riqualificazione del lungo mare di Marina di Carrara. Il primo aspetto sottolineato nel documento finale riguarda l’importanza del porto commerciale ritenuto “ancora vivo ma dal futuro incerto” da integrare con “una dimensione turistica”. La richiesta è di una riqualificazione attenta a mantenere gli equilibri già presenti anche se c’è una totale apertura per la divisione del traffico leggero da quello pesante e in più si richiede attenzione per i rischi idrogeologici legati alla foce del Carrione e poi viene mossa una forte perplessità riguardo gli spazi di Viale da Verrazzano che però saranno occupati dal Porto Turistico.