Il “lato B” che sta facendo infuriare le donne della Provincia di Massa Carrara, è quello apparso in primo piano sulla nuova brochure della Apt locale, che pubblicizza i soggiorni scontati sulla costa apuana per la stagione estiva 2010. Si vede una spiaggia, che potrebbe essere quella di qualunque paese d’Italia, su cui cammina una donna dallo splendido corpo, gambe lunghissime e un sedere tonico come ce ne sono pochi. Accanto a lei si legge la scritta “Io ho scelto…tu?”; così la commissione pari opportunità della Provincia di Massa Carrara si è chiesta che cosa ci sia da scegliere: il sedere dell’anno? Una vacanza dove si incontrano donne con il tanga che passeggiano per la spiaggia? Il caso è già esploso con una lettera aperta della Presidente della Commissione Enrica Briganti rivolta alla Apt e al Presidente della Provincia Osvaldo Angeli, indignata per la scelta di una immagine che “offende le donne e mercifica il loro corpo”. L’Apt ha intrapreso questa campagna pubblicitaria alcuni mesi fa in Lombardia ed Emilia Romagna: una campagna di promozione, aveva spiegato il Direttore della Apt Antonio Tarantino, con 40 mila brochure, pacchetti per l’offerta turistica in hotel e B&B e sconti dal 20 al 40%. Una campagna costata 20 mila euro, finita nei giornali e quotidiani più venduti nel nord, cIl “lato B” che sta facendo infuriare le donne della Provincia di Massa Carrara, è quello apparso in primo piano sulla nuova brochure della Apt locale, che pubblicizza i soggiorni scontati sulla costa apuana per la stagione estiva 2010. Si vede una spiaggia, che potrebbe essere quella di qualunque paese d’Italia, su cui cammina una donna dallo splendido corpo, gambe lunghissime e un sedere tonico come ce ne sono pochi. Accanto a lei si legge la scritta “Io ho scelto…tu?”; così la commissione pari opportunità della Provincia di Massa Carrara si è chiesta che cosa ci sia da scegliere: il sedere dell’anno? Una vacanza dove si incontrano donne con il tanga che passeggiano per la spiaggia? Il caso è già esploso con una lettera aperta della Presidente della Commissione Enrica Briganti rivolta alla Apt e al Presidente della Provincia Osvaldo Angeli, indignata per la scelta di una immagine che “offende le donne e mercifica il loro corpo”. L’Apt ha intrapreso questa campagna pubblicitaria alcuni mesi fa in Lombardia ed Emilia Romagna: una campagna di promozione, aveva spiegato il Direttore della Apt Antonio Tarantino, con 40 mila brochure, pacchetti per l’offerta turistica in hotel e B&B e sconti dal 20 al 40%. Una campagna costata 20 mila euro, finita nei giornali e quotidiani più venduti nel nord, che si è svolta negli outlet più famosi e nei centri commerciali più frequentati dell’intera Lombardia, con attenzione sopratutto all’interland milanese. Insomma il sedere apuano ha fatto il giro del nord Italia e con lui anche una pessima figura dell’ente provincia che, tra l’altro, l’anno scorso era stata la firmataria di una “moratoria delle pubblicità lesive della dignità della donna”, approvando con un ordine del giorno la linea voluta dal Parlamento europeo per la parità tra uomo e donna anche nel marketing e nella pubblicità. Dunque, in teoria, la Provincia si schiera dalla parte dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere, ma in pratica permette la circolazione di un sedere mezzo nudo a pubblicizzare le sue bellezze paesaggistiche e turistiche. Come Presidente e come donna la Briganti crede che l’episodio non possa passare sotto silenzio. In silenzio rimangono invece, per il momento, sia il direttore della Apt Antonio Tarantino, sia l’Amministrazione provinciale. he si è svolta negli outlet più famosi e nei centri commerciali più frequentati dell’intera Lombardia, con attenzione sopratutto all’interland milanese. Insomma il sedere apuano ha fatto il giro del nord Italia e con lui anche una pessima figura dell’ente provincia che, tra l’altro, l’anno scorso era stata la firmataria di una “moratoria delle pubblicità lesive della dignità della donna”, approvando con un ordine del giorno la linea voluta dal Parlamento europeo per la parità tra uomo e donna anche nel marketing e nella pubblicità. Dunque, in teoria, la Provincia si schiera dalla parte dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere, ma in pratica permette la circolazione di un sedere mezzo nudo a pubblicizzare le sue bellezze paesaggistiche e turistiche. Come Presidente e come donna la Briganti crede che l’episodio non possa passare sotto silenzio. In silenzio rimangono invece, per il momento, sia il direttore della Apt Antonio Tarantino, sia l’Amministrazione provinciale.