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Un museo multimediale interattivo di archeologia industriale e un centro di documentazione che raccolga e conservi documenti e materiali vari. È questo il progetto approvato dall’amministrazione comunale dedicato alla Filanda di Forno, stabilimento simbolo dell’industria tessile di fine ottocento. Ieri è stato inaugurato il centro di documentazione sulla Filanda che si trova temporaneamente all’interno della scuola del paese e che si occuperà di raccogliere, catalogare e conservare documenti e materiali vari riguardanti l’ex cotonificio. Il progetto sulla Filanda è tuttavia molto di più ampio e riguarda da una parte il recupero dell’edificio, la ristrutturazione del tetto, la messa a norma dei bagni e l’eliminazione delle barriere architettoniche e dall’altra la sua trasformazione in un museo vero e proprio di archeologia industriale da visitare non solo fisicamente ma anche via web. Obiettivo finale del progetto è infatti realizzare un museo contemporaneo per ripercorrere la storia dell’impianto di manifatturiero di Forno, inquadrandone l’evoluzione e la storia nel complesso sviluppo dell’industria tessile italiana con contenuti fruibili direttamente sul luogo o tramite web. Questo sarà l’ultimo step del progetto per il quale servono circa 250 mila euro, non ancora reperiti dall’Amministrazione comunale. All’interno della struttura saranno presentati i macchinari e le attrezzature e per questo l’On Elena Cordoni, Delegata alla Memoria, oggi chiede l’aiuto dei cittadini.
Il progetto prevede anche la creazione di un elenco per la catalogazione dei macchinari e degli strumenti presenti all’interno della struttura. Per la realizzazione di questo progetto è stato siglato tra il Comune di Massa e l’Istituto di Ricerca sul Territorio e l’Ambiente “Leonardo” dell’Università di Pisa un apposito protocollo d’intesa ed è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico-scientifico con il compito di programmare, coordinare e verificare tutte le attività previste dall’intesa