Nelle casse dell’amministrazione comunale ci sarebbe un buco da 5 milioni di euro per la mancata riscossione della tarsu 2009; dati forniti dal partito democratico ed infondati secondo l’assessore Alessandro Volpi. Ma andiamo con ordine: il comune di Massa ha previsto infatti per il 2010 un’entrata di quasi 15 milioni di euro, per cui, al 5° mese di riscossione dice il Pd si dovevano accumulare poco più di 6 milioni di euro. Pare invece che ne sia stato incassato solo 1, cioè il 7% delle entrate messe a bilancio. Il dato di 6milioni e 200 mila euro è privo di senso, replica l’assessore, perché ricavato da Gennaio a Maggio dalla “media mensile” degli incassi. Ma la Tarsu, spiega Volpi, può essere pagata dai cittadini solo dopo il recapito del relativo avviso e la prima rata normalmente ha scadenza il 31 Marzo di ogni anno. I pagamenti effettuati ad oggi ammontano ad 1 milione di euro – 200 mila in più rispetto al 2009 – versamenti che potrebbero essere riferiti anche alla data del 30 aprile, ma accreditati con valuta Maggio. Inoltre molti utenti preferiscono pagare la tassa in un’unica rata ed in questo caso la scadenza coincide con il termine dell’ultima rata e cioè Settembre. Nessun l’allarmismo quindi, ma una maggiore responsabilità chiede l’assessore che specifica “la lotta all’evasione e alla morosità è uno dei principi fondamentali dell’operato della Master e degli uffici comunali”.