È stato approvato ieri durante l’ultimo consiglio comunale un ordine del giorno sull’istituzione di un registro del testamento biologico, presentato dal consigliere di maggioranza Giancarlo Casotti e integrato, sul finale, da un emendamento del Pd. La discussione in consiglio è stata lunga e a tratti delicata: l’Odg aveva l’obiettivo di istituire un registro comunale con i nomi dei cittadini massesi concordi sul testamento biologico, atto che potrebbe essere definito l’ultima volontà di uomo nel decidere quali terapie accettare o meno in caso di coma irreversibile. Sulla questione, come noto, il governo è unito sull’obiettivo di eliminare qualsiasi accanimento terapeutico sul malato, ma è ancora spaccato sul caso dell’alimentazione forzata, che da qualcuno è vista come un accanimento terapeutico, da altri no. L’Odg è stato approvato con 21 voti a favori, 5 contrari e tre astenuti, ma in realtà, che il comune di Massa oggi si doti di questa possibilità di registro, al momento conta poco visto che l’Italia è ancora in attesa di una legge nazionale che approvi o meno il testamento biologico. È stato questo il motivo per cui il consigliere del PdL Stefano Caruso aveva chiesto un rinvio, in attesa di fare chiarezza sulle mosse del governo e sulle possibilità del registro stesso; ma alla fine la discussione è stata voluta ugualmente e portata a termine con soddisfazione del consigliere Casotti che poi spiega: “i motivi che mi hanno portato alla stesura di questo odg partono da una formazione che molto modestamente si ispira al socialismo liberale dell’amato presidente Sandro Pertini e che mi porta ad essere convinto dell’importanza del valore della laicità dello stato, e della consapevolezza che i problemi della coscienza siano personali e privati e che non debbano mai divenire collettivi”. Commenta diversamente l’esito della seduta il consigliere del PdL Alessandro Amorese: “Il consiglio comunale si è concluso per l’ennesima volta con un nulla di fatto: dopo quasi due ore di discussione sul Testamento Biologico, argomento importante si, ma privo di ricaduta sui cittadini e sui loro problemi, chi presiedeva la seduta ha annunciato che per un accordo tra i capigruppo il Consiglio si sarebbe concluso lì. A nulla sono valse le mie proteste, quasi tutti i consiglieri e assessori erano già con le proprie giacche addosso in partenza per altri lidi e c’è chi dice che il richiamo delle coppe europee in tv fosse molto forte. Specifico a nome del Popolo della Libertà che il nostro gruppo non solo non era stato informato, ma come altre volte voleva continuare i lavori del consiglio. Probabilmente la maggioranza era in difficoltà per il numero risicato dei presenti, non è la prima volta. Fatto sta che quello di ieri sera è l’ennesimo Consiglio Comunale sospeso irresponsabilmente e lo dobbiamo dire ai cittadini”.