Torna con rinnovato entusiasmo e un ricco programma la “Cappucciniana”, il festival culturale estivo promosso dall’associazione Padre Damiano da Bozzano, che per il secondo anno consecutivo anima l’estate massese con eventi di musica, teatro, cinema, letteratura e impegno civile. Ma non si tratta solo di cultura: la manifestazione è il cuore pulsante di un progetto più ampio, nato con un obiettivo preciso e urgente — salvare il convento dei frati Cappuccini, oggi a rischio di chiusura per il progressivo abbandono e il ridotto numero di religiosi.

Il convento dei Cappuccini, incastonato sulle alture di Massa e simbolo di spiritualità, accoglienza e memoria storica, rischia di spegnersi. Ma l’associazione, guidata dal presidente Desiderio Antonioli, da oltre tre anni si batte con determinazione per restituire vita e centralità a questo luogo, trasformandolo in uno spazio attivo, aperto alla cittadinanza, capace di coniugare la tradizione francescana con le esigenze culturali e sociali contemporanee.

Lo slogan scelto per questa seconda edizione, “Coltivare la speranza”, racchiude perfettamente lo spirito dell’iniziativa: un invito a guardare avanti, a seminare cultura, solidarietà e bellezza, anche (e soprattutto) nei momenti di incertezza.

Una rassegna ricca e variegata

Dal 2 luglio, ogni sera alle 21, il giardino del convento (accesso da via dei Colli) si trasformerà in un palcoscenico all’aperto: ingresso a offerta libera per gli spettacoli, partecipazione gratuita agli incontri-dibattito.

Ad aprire la rassegna, mercoledì 2 luglio, un dibattito sul “Disagio giovanile” con fratel Raffaele dalla “Terra dei fuochi” e Cesare Moreno dei “Maestri di strada”. Giovedì 3 si alza il sipario con lo spettacolo teatrale “Madeleine del Brel” di Elisabetta Salvatori, mentre venerdì 4 la musica prende il via con il pop rock dei Foyerback.

Tra gli appuntamenti di spicco:

  • 8 luglio: incontro sulla violenza contro le donne
  • 11 luglio: Luigi Manconi presenta “La scomparsa dei colori”
  • 13 luglio: la giornalista Agnese Pini, direttrice de La Nazione, con il romanzo “La verità è un fuoco”
  • 15 luglio: dibattito sull’emergenza a Gaza
  • 18 luglio: presentazione dei vincitori del Premio Sandomenichino
  • 26 luglio: Luigi Zoja con “Narrare l’Italia”

Oltre il festival: un anno di attività in convento

La “Cappucciniana” è solo la punta dell’iceberg di un’attività intensa e continua, che coinvolge decine di volontari e centinaia di cittadini. Spiccano tra le iniziative permanenti:

  • “Università al Convento”, con oltre 120 iscritti e corsi di filosofia, arte, etica, letteratura e un nuovo percorso sulla storia del cinema;
  • Corsi di lingua italiana per rifugiati e di inglese per tutti;
  • Distribuzione di cibo e vestiario per l’Ucraina;
  • Mostre e aste di beneficenza per finanziare i progetti;
  • La Mensa dei poveri, punto di riferimento per chi è in difficoltà;
  • Corsi pratici su potatura, agrumi e riconoscimento delle erbe spontanee.

Il sostegno delle istituzioni

La rassegna ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Massa, con anche un contributo economico da parte dell’ente regionale. Un segnale importante che tuttavia, come sottolinea l’associazione, dovrebbe essere accompagnato da un impegno più strutturale e continuativo per preservare un patrimonio storico, umano e culturale che appartiene all’intera collettività.


La “Cappucciniana” non è solo un festival: è un atto d’amore verso un luogo che resiste al tempo, grazie alla forza della cultura e della speranza.

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