Si rinnova l’appuntamento più gustoso dell’estate versiliese: domenica 29 giugno torna “A tavola sulla spiaggia”, la celebre competizione gastronomica giunta alla sua 33ª edizione. Come ormai da tradizione, il teatro della sfida sarà la storica Capannina di Franceschi, simbolo dell’eleganza balneare della riviera, pronta a ospitare 12 concorrenti divisi nelle canoniche quattro categorie: antipasti, primi, secondi e dolci.
Quest’anno l’edizione 2025 porta con sé grandi novità: nasce infatti il premio “Il piatto forte”, che raddoppia e si sdoppia tra due categorie di sfidanti – da un lato i “ripetenti”, ovvero concorrenti già noti come Renato Raimo, dall’altro i debuttanti, tra cui figura la stilista Chiara Boni. Entrambe le categorie si contenderanno il prestigioso Scolapasta d’oro, simbolo della vittoria.
E non finisce qui: fa il suo debutto anche un premio Social, dedicato al piatto che otterrà più like e commenti sulle piattaforme ufficiali della manifestazione. Un segno dei tempi che abbraccia la partecipazione del pubblico anche online.
Il tema gastronomico scelto per questa edizione è ancora una volta il recupero degli ingredienti, in un’ottica di sostenibilità e creatività in cucina. In quest’ottica, gli organizzatori hanno invitato tutti i partner a donare i propri prodotti al Banco Alimentare della Toscana, realtà che A tavola sulla spiaggia sostiene da anni. In linea con lo spirito del recupero, torna anche l’ormai iconico panettone d’estate, l’originale creazione fuori concorso ideata nel 2012 da Davide Paolini, alias il “gastronauta”.
La giuria che decreterà i vincitori – nella serata di sabato 6 luglio, sempre alla Capannina – sarà composta da 40 esperti, tra giornalisti, chef stellati, produttori di vino e ristoratori. Si prevedono oltre 9 stelle Michelin sedute tra i giurati. Tornerà anche Luca Calvani, vincitore nel 2021, quest’anno al suo secondo mandato come giudice.
La sfida richiederà uno sforzo organizzativo imponente: in meno di tre ore verranno servite 12 portate abbinate ad altrettanti vini, con 480 piatti e 480 calici da degustazione cambiati al volo dal team di catering.
La manifestazione – giunta alla sesta edizione consecutiva nella Capannina – si svolge ancora una volta grazie alla famiglia Guidi, custode dello storico locale. «Quando nel 1993 partimmo dal Bagno Roma di Levante – ricorda Gianni Mercatali, ideatore dell’evento – fu grazie alla visione di Gherardo Guidi, che ci ha lasciati lo scorso autunno. Fu lui a indicarci La Capannina anche in piena pandemia. Qui siamo rimasti, anche per ragioni affettive».
Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla moglie Carla Valenti e alla figlia Cristina Guidi per la disponibilità dimostrata.
Fondamentale anche il contributo organizzativo di Federica Rotondo e della sua agenzia Once, responsabile della logistica dell’evento, che ogni anno unisce glamour, convivialità e impegno sociale sotto il segno del buon gusto.