È allarme per lo stato dei mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti in città. A lanciare il grido d’allarme è Luca Mannini, segretario della Fit-Cisl, che descrive una situazione ormai insostenibile per la flotta operativa di Retiambiente. “Una crisi – afferma – che rischia di aggravare ulteriormente le già note criticità del servizio di igiene urbana”.
Secondo il sindacato, gran parte dei mezzi utilizzati risulterebbe vetusta, con chilometraggi elevati e condizioni tecniche precarie. “La manutenzione, sia ordinaria che straordinaria – sottolinea Mannini – è resa sempre più difficile da anni di investimenti insufficienti, nonostante la dedizione e la professionalità del personale d’officina”. Il risultato, denuncia la Fit-Cisl, è un servizio sempre più irregolare, soggetto a frequenti emergenze e interruzioni.
Il sindacato torna così a puntare il dito contro la governance della ex Nausicaa, accusata in passato di aver privilegiato altri settori a scapito dell’igiene urbana. “Purtroppo – prosegue Mannini – i fatti hanno dato ragione alle nostre preoccupazioni: la nuova Retiambiente eredita un parco mezzi inadeguato e un’organizzazione carente. Non possiamo permetterci di affrontare il passaggio definitivo a Retiambiente, previsto entro l’anno, con inerzia o attendismo”.
La Fit-Cisl chiede un piano straordinario e urgente di investimenti per rinnovare la flotta e rafforzare l’efficienza del servizio, anche in vista dell’estate, periodo in cui la pressione sull’igiene urbana aumenta sensibilmente. Ma l’emergenza – avverte Mannini – non si ferma ai mezzi.
“Retiambiente Carrara – spiega – deve fare i conti anche con carenze strutturali e organizzative: il sistema porta a porta è inadeguato, il personale è insufficiente, mancano isole ecologiche di cortesia a supporto del servizio, e non esistono percorsi formativi adeguati per gli operatori, in un settore che evolve rapidamente”.
Il sindacato si appella dunque alla dirigenza attuale, chiedendo un cambio di passo deciso. “Servono nuove risorse, investimenti mirati, e una vera riorganizzazione del servizio – conclude Mannini – per garantire dignità al lavoro degli operatori e un servizio decoroso ai cittadini. Non è giusto che la città continui a pagare il prezzo di scelte gestionali sbagliate e politiche miopi del passato”.