Dopo dodici anni, due gradi di giudizio e una battaglia legale milionaria, si chiude il contenzioso tra la società austriaca Strabag (ex Adanti) e Progetto Carrara, la società in house del Comune ormai in liquidazione. La giunta comunale ha approvato una delibera che prevede un esborso complessivo di 10 milioni di euro per chiudere definitivamente la vicenda legata alla realizzazione della Strada dei Marmi.
Due le ipotesi sul tavolo per procedere al pagamento: il versamento diretto a Strabag oppure una ricapitalizzazione di Progetto Carrara, che poi provvederebbe a saldare il dovuto. Una soluzione che arriva dopo un lungo e tortuoso iter giudiziario.
I fatti risalgono al 2010, quando l’allora Adanti – poi divenuta Strabag – presentò una richiesta di risarcimento per spese extra sostenute nel cantiere della Strada dei Marmi, causate da varianti progettuali e problematiche geologiche. Inizialmente la cifra richiesta era di 54 milioni di euro, ridotta poi a 32 milioni più interessi dal Tribunale di Firenze. Infine, lo scorso dicembre, la Corte d’Appello ha quantificato la cifra in 7 milioni.
Dopo due incontri all’inizio del 2025 tra Comune, Strabag e Progetto Carrara, si è giunti a una transazione extragiudiziale. Strabag ha preteso che fosse il Comune stesso a firmare l’accordo, vista l’incapacità della partecipata in liquidazione di offrire garanzie certe di pagamento. Tuttavia, l’ipotesi di una ricapitalizzazione incontra un limite legale: in assenza di condizioni di straordinarietà, il “soccorso finanziario” alle partecipate è vietato.
Parallelamente, il Comune ha chiesto al liquidatore di Progetto Carrara di trasferire al patrimonio comunale l’intero complesso infrastrutturale legato alla Strada dei Marmi – valutato in 30 milioni di euro – che comprende tra l’altro la pesa e l’impianto di lavaggio di Miseglia, la cava Foce, gli arredi e i software di gestione. Un patrimonio fondamentale per garantire la continuità del servizio di pesatura e tracciamento dei marmi estratti, elemento chiave per la tassazione e la logistica del comparto lapideo.
Il Comune è già intervenuto in passato a supporto dell’opera, accollandosi il mutuo originario da 22 milioni di euro contratto da Progetto Carrara per ultimare la strada, e su cui ha finora pagato circa 4 milioni.
La delibera di transazione sottolinea l’interesse pubblico prevalente nella salvaguardia della funzionalità dell’infrastruttura e del servizio, essenziale per il distretto del marmo. In questo quadro, il Comune si impegna a evitare l’interruzione del servizio a Miseglia e a chiudere la partita legale con Strabag, optando per una delle due strade disponibili: pagare direttamente o rifinanziare la partecipata per farlo.
Un epilogo costoso, ma che dovrebbe mettere finalmente la parola fine a una vicenda che ha gravato per oltre un decennio sulla città e sulle casse comunali.