Sono arrivate le condanne per il processo che ha sconvolto la Lunigiana e coinvolto ben 25 carabinieri in servizio alla caserma di Aulla.

Dopo nove anni di indagini e dibattimenti, ieri mattina il tribunale di Massa ha emesso 23 sentenze di condanna, al termine di una lunga camera di consiglio presieduta dalla giudice Antonella Basilone.

L’inchiesta era partita da un esposto per lesioni presentato nel 2011 da un cittadino marocchino, che denunciava violenze durante un fermo. La denuncia fu poi integrata nel 2013, permettendo l’identificazione del militare coinvolto. Da lì, intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato nel 2017 al clamoroso blitz nelle caserme.

Le accuse? Maltrattamenti durante i fermi. Le pene vanno da pochi mesi fino a 9 anni e 8 mesi di reclusione, inflitti al maresciallo Alessandro Fiorentino.

Per tre imputati – Fiorentino, Tellini e Benedetti – è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Le condanne sono più leggere rispetto alle richieste della Procura, ma comunque pesanti. I legali della difesa annunciano battaglia in appello.

Un processo che ha lasciato un segno profondo sulla comunità locale e sull’Arma.