Il progetto curato dalla Psicologia di Continuità Ospedale Territorio in collaborazione con Icaro Centro per la promozione di una cultura di comunità della SdS Lunigiana – spiega la responsabile dei DH oncologici di Fivizzano e Pontremoli Paola Pacetti, in sintonia con il direttore dell’unità operativa complessa di Oncologia Andrea Mambrini – è stato per noi operatori e per i nostri pazienti un’occasione preziosa: abbiamo avuto la possibilità di trascorrere, insieme alle persone che ci sono venute a trovare, momenti di condivisione di storie ed emozioni. Pensiamo che questo aspetto non sia per niente scontato in un contesto ospedaliero e per questo motivo lo abbiamo accolto con favore.

Da sempre la nostra oncologia riconosce l’importanza dell’aspetto psicologico nella cura dei pazienti. Riteniamo infatti che sia molto importante che i pazienti oncologici siano coinvolti in esperienze che nascono durante la chemioterapia in DH e si integrano poi con le cure territoriali, in un continuum. L’iniziativa è stata avviata qualche mese fa, all’interno di SAL Spazio di Ascolto Libero, un progetto regionale finanziato con fondi ministeriali, che prevedeva interventi finalizzati a promuovere il benessere della persona, favorendo l’accesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli della popolazione”.

“Oggi il progetto SAL è terminato – sottolinea la direttrice dell’unità operativa di Psicologia di Continuità Ospedale Territorio Patrizia Fistesmaire – ma, nonostante questo, la buona pratica avviata è proseguita, grazie all’impegno delle équipe di Oncologia della Lunigiana (medici, infermieri, volontari, psicologi) e dei professionisti coinvolti nel dare continuità a un progetto avviato appunto con fondi ministeriali”.

“Con gli educatori di Icaro Centro per la promozione di una cultura di comunità – specifica Viviana Fini, psicologa della Continuità Ospedale Territorio che sta curando l’intervento insieme a Elisa Bertilorenzi, che ha avviato il lavoro nell’ambito del finanziamento della borsa di studio legata al progetto SAL – stiamo investendo in progetti capaci di valorizzare le relazioni e le soggettività.

Grazie a questa iniziativa abbiamo accolto nei due DH oncologici persone interessanti, sia per il contributo che hanno portato e anche per il valore umano. Siamo partiti con l’uso delle foto per condividere emozioni, incontro gestito insieme a Valentina Serradori, Matteo Ratti e Lorenzo Antoniotti di Icaro; abbiamo proseguito con il racconto delle “fole lunigianesi”, con Lidia Travaglini; il terzo incontro ci ha visti insieme a Franco Ressa, cantautore locale e termineremo con lo chef Rolando Paganini, che ci introdurrà alle ricette e ai sapori della tradizione lunigianese.

Si è trattato di pretesti che hanno consentito ai pazienti non tanto di evadere da quanto si fa nel DH oncologico, quanto piuttosto di recuperare aspetti dell’identità legati al piacere, al desiderio, alla memoria, alla condivisione. Crediamo che questo sia un aspetto importante della cura dal punto di vista psicologico: avere momenti in cui si possano condividere emozioni e aspetti di sé che talvolta la malattia ci costringe a tenere poco a mente”.

“La Sds è impegnata, con Icaro Centro per la promozione di una cultura di comunità – conclude il direttore della Società della Salute (SdS)  Lunigiana Marco Formato – a sostenere i contesti di cura nel valorizzare condivisione e soggettività: siamo dunque molto contenti di questa collaborazione con l’Oncologia di Pontremoli e di Fivizzano”.

Lascia un commento