È da poco passata l’ora di cena, le 19:00, quando un’imponente colonna di fumo si alza nella zona della Rotonda, visibile anche dal Molo e da chi si trovava nei pressi della Caravella. L’allarme scatta pochi minuti dopo: lo storico Bagno Marino, la cui concessione demaniale era decaduta ed era tornata sotto la gestione del Comune, è in fiamme.

Alle 19:31 partono i vigili del fuoco. Saranno 14 gli operatori impegnati nelle operazioni di spegnimento, con otto mezzi, tra cui due autobotti. Arrivano anche i carabinieri per mettere in sicurezza l’area.

Ancora ignote le cause del rogo. L’ipotesi dolosa non è esclusa, anche perché la struttura era da tempo abbandonata, con evidenti segni di incuria: una rete consunta e strappata, accessi aperti, e perfino la luce accesa in un locale interno.

Sul posto anche la sindaca Serena Arrighi, la vicesindaca Roberta Crudeli e l’ex gestore Brunello Menconi. Proprio la sindaca, in un messaggio postato su Facebook, ha voluto rassicurare la cittadinanza: «Fortunatamente nessun ferito. Le fiamme hanno distrutto una fila di cabine, ma il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato danni maggiori».

Alle 21:30 i pompieri sono ancora al lavoro per la bonifica dell’area. Intanto monta la polemica politica. Solo poche settimane fa, il consigliere comunale Massimiliano Manuel di Fratelli d’Italia aveva denunciato lo stato di abbandono del Bagno Marino e chiesto interventi urgenti per la sicurezza urbana.

Saranno ora gli accertamenti tecnici a stabilire come si sia sviluppato l’incendio. Ma il segnale è chiaro: l’incuria può diventare pericolo.