Certe  prese di posizione apparse in data odierna sulla cronaca locale ci spingono ad alcune  inevitabili considerazioni  che speriamo non vengano prese come polemiche ma contributo.

Ci riferiamo innanzitutto alle dichiarazioni del Presidente della Regione Toscana   Eugenio Giani in occasione dell’inizio dei lavori del sabbiodotto  finanziato con 7,5 milioni di euro che dovrebbe  impedire l’insabbiamento del porto di Viareggio.

     Secondo quanto riportato dalla stampa Giani afferma: “E’ un’opera unica. Non vi sono precedenti di un’opera che estrae in modo permanente la sabbia e la rigenera in un altro luogo ”.

In realtà ci sono in tutto il mondo decine di opere siffatte  ed un esempio più vicino a noi è stato quello dell’idrovora che dal Febbraio 1970 al  Febbraio 1974 funzionò sul litorale di Marina di Massa  con costi elevati e risultati modesti anche a causa delle frequenti rotture dell’impianto di adduzione, lungo oltre 3 chilometri , idrovora  che infine venne smantellata anche perchè aveva creato problemi alle fondazioni del molo di ponente del porto.

     Naturalmente ci auguriamo che il nuovo sabbiodotto di Viareggio più moderno, e soprattutto più corto, abbia un funzionamento ottimale ma siamo scettici sulla possibilità, per ora solo  ventilata ,di utilizzare le sabbie  nel territorio di Massa in quanto la granulometria  è assai più fine   e quindi soggetta a perdersi al largo con estrema facilità.

     Per quanto riguarda poi la Sindaca di Carrara Arrighi che sembra  molto fiduciosa sull’utilità del Romcav , la Rete Operativa  per la Manutenzione  della Costa ApuoVersiliese , non possiamo non rilevare che questo organismo è stato costituito nel 2023 e ad oggi  non ci sembra abbia ancora partorito alcunchè di concreto  per il contrasto dell’erosione e per il ripascimento della costa . La stessa Arrighi d’altronde  auspica che “ in futuro le riunioni di esso siano più partecipate da parte di tutti ” .

     Comunque sia, tale organismo  di cui non fanno  parte il Comune di Viareggio e la relativa Autorità Portuale  e neppure la Regione Liguria  da cui la sabbia del Magra arriva ad insabbiare il porto apuano, finora  non ha proposto nulla di strutturale ma solo interventi tampone di ripascimento con sabbie di cui ad oggi  non è nota  né la granulometria  né la compatibilità.

Infine, e non per polemica  fine a sé stessa, dobbiamo rispondere anche  alla Segreteria provinciale del Psi  secondo cui “ Esistono interi scaffali che conservano studi e soluzioni contro l’erosione con ripascimenti, barriere, scogliere e pennelli …”E’ assolutamente vero, anzi si possono aggiungere anche idrovore e geotubi, ma se in novant’anni una soluzione non si è trovata forse non è così semplice e/o non la si è voluta trovare…