Il 26 marzo è stata inaugurata, presso le sale della Presidenza del Consiglio Regionale a Firenze,  la mostra “Donne internate a Maggiano. L’arrivo di Mario Tobino e Le libere donne (1945-52). Sei storie di donne e uno sguardo d’artista.”. Un’analisi dell’internamento femminile in occasione dei 70 anni dall’uscita dell’opera di Mario Tobino.

 Questa mostra è stata possibile grazie all’interessamento della Commissione regionale Pari Opportunità con la presidente Francesca Basanieri e Mirella Cocchi.

Progetto promosso dall’associazione Scritture femminili, memorie di donne da un’idea di Alessandra Celi e Luciana Vietina, in occasione della ricorrenza della pubblicazione de Le libere donne di Magliano. Realizzato grazie al sostegno di Soroptmist International Club Apuania e della Fondazione M. Tobino.

Il progetto, nato dall’idea di far incontrare ricerca  e didattica,  preceduto da un’accurata indagine nelle cartelle cliniche e in altri fondi conservati negli Archivi di Stato di Lucca e Massa e nell’Archivio Storico della Provincia di Lucca, si è ispirato alla metodologia della storia di genere e della Public History, focalizzando l’attenzione sulle ragioni e modalità dell’internamento femminile rispetto a quello maschile. Secondo i principi della  Public History, si è voluto procedere fin dall’inizioverso l’obiettivo di comunicare i risultati del progetto ad un largo pubblico.

Il percorso espositivo è a cura di Alessandra Celi e Luciana Vietina con l’apporto di Claudia Leporatti e Giulia Talini. Alla ricerca in archivio ha partecipato Rita Bonini, presidente di Soroptmist Apuania e medico cardiologa, sensibile alla medicina di genere.

L’attività didattica, che  ha coinvolto  due classi del Liceo Chini di Lido di Camaiore, nella scoperta di documenti coinvolgenti come quelli contenuti in un archivio di ospedale psichiatrico, si è realizzata grazie al bando della Regione Toscana “Progetti educativi zonali” che prevede un’attenzione particolare al contrasto agli stereotipi di genere.  Alla realizzazione dei pannelli ha dato un importante contributo il Liceo Artistico F. Palma di Massa, dove studenti e studentesse hanno realizzato i ritratti immaginari di donne il cui  volto non è presente nelle Cartelle .

La mostra si apre con quattro foto, Vite dentro, di Ubaldo Lorenzo Dati,  una riflessione sulla perdita della libertà, ieri e oggi. Il percorso espositivo si è arricchito dell’apporto di un breve ma intenso video di Alessandro Colle e Damiano Mariotti e del Fondo dell’artista Fidia Palla, conservato dalla nipote Giulia Talini. L’artista fu ricoverato a Maggiano dal 1924 fino alla morte avvenuta nel 1944, lasciando numerosi disegni dell’ambiente in cui era stato costretto: una testimonianza preziosa del contesto in cui vissero anche le donne studiate nel percorso.

Gli studenti della classe 5A dell’anno scolastico 2023-’24 hanno contribuito alla narrazione delle sei storie di donne con la realizzazione di Ritratti Immaginari. Restituire un volto, una sua “identificabilità”, suppur immaginaria significa restituire ad oggi, parte di quella  dignità di individuo a cui era stata sottratta con   l’internamento.

Gli studenti, guidati dell’insegnante di lettere, Cristiana Cardini, hanno affrontato l’argomento, con letture di testi e riflessioni sul dramma emerso dalle carte d’archivio. Queste attività assieme alla sensibilità propria degli studenti e la forte empatia suscitata in essi dalle  drammatiche storie, nelle quali si sono saputi immedesimare, hanno trovato nel linguaggio proprio dell’arte, il disegno e la pittura,  la sua massima veicolazione. Sono esposte più di venti opere su carta, che gli allievi hanno creato durante il Laboratorio di Pittura condotto appositamente dal prof. Alessandro Coltri dell’Accademia di belle Arti di Carrara,  su invito e in sinergia con le docenti Claudia Leporatti,  Patrizia Mannini, Lucia Matteucci. Dunque  Elsa, Elvida, Irene, Maria, Pia, Olena, rinascono  in un immaginario che si è ispirato a foto d’epoca  pertinenti ai dati desunti dai documenti, in particolare riguardo l’età e l’estrazione sociale. Inaspettatamente, nell’ operazione  di restituzione di  fattezze e  lineamenti,  i giovani artisti sono riusciti  ad andare oltre, in opere che colpiscono per intensità espressiva, facendo dono del proprio sguardo, dei propri occhi, occhi che possono velarsi di inquietudini, turbamenti e paure, ma assolutamente vitali, vivi di speranza e attesa per quel futuro che ad esse fu quasi sempre negato. Ciascun allievo attraverso la sperimentazione di diverse tecniche, è stato guidato in questa esperienza che  ha costituito un momento  molto significativo di crescita personale ed artistica.

I ritratti immaginari sono opera di Francesca Bacci, Eva Baldassini, Valentina Barabotti, Alice Dallari, Giulia Zoe Flauret, Valentina Galeotti, Giulia Galli, Kartika Haregù, Melania Infantino, Sara Lazzini, Alessandra Manco, Giacomo Marcuccetti, Livia Mariani, Aurora Nari, Giulia Nervini, Claudio Onofri, Ilaria Orlandi, Nicolò Pucci, Aurora Renzullo, Maya Tommasi Grossi, Joseph Vignudini   (classe 5A a. s 2023-24).

Alla promozione dell’evento ha contribuito l’interessamento dell’ex allievo Emilio Brotini, con Brotini SpA- Audi di Massa

La mostra, concepita come itinerante,  ha previsto una prima inaugurazione a Maggiano a fine 2023, accompagnata da uno spettacolo in musica e parole a cura della cantautrice Letizia Fuochi.

Il 13 dicembre si è spostata al Liceo F. Chini e il 16 dicembre è stata inaugurata  a Massa presso il Museo G. Guadagnucci dove si è fermata sino alla fine del mese con diversi eventi all’interno del periodo.

Ad inizio ’24 si è spostata presso Ambiente S.P.A. nel quadro di un progetto di promozione del benessare psico fisico di lavoratori e lavoratrici dell’Azienda.

Nell’estate del ’24 ha partecipato alla manifestazione Torano giorno e notte