Il Consorzio Balneari Massa interviene in seguito agli ultimi due incontri sulla questione dell’ampliamento del porto di Marina di Carrara.
«Dal convegno organizzato martedì 18 marzo dalle associazioni ambientaliste – spiegano i balneari – siamo rimasti particolarmente colpiti e preoccupati dagli approfondimenti sul tema della sicurezza (grandezza delle navi in rapporto agli spazi del porto, problemi di navigazione, batimetrie, problematiche legate alle navi da crociera, etc.) e la discussione legata ai dubbi sulla reale necessità di un ampliamento. I tecnici hanno portato la discussione fuori dalla solita, e spesso sterile, disputa superficiale pro-contro ampliamento, addentrandosi sulle questioni tecniche alle quali però nessuno ha potuto dare risposte, perchè non era presente (seppur invitata) nessuna parte a favore dell’ampliamento (a parte il Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti al quale, a nostro avviso, va dato il merito di essere sempre presente a questi incontri a sostenere le proprie tesi).
Speravamo quindi di trovare le risposte ai quesiti emersi, nell’incontro organizzato dalla Cgil mercoledì 19, ma purtroppo in questa occasione non erano previsti interventi dal pubblico. Gli invitati erano tutti “attori” a favore dell’ampliamento del porto che hanno sostanzialmente sottolineato l’importanza di questa infrastruttura per l’economia della nostra Provincia dando “per scontato” che l’unica soluzione possibile sia l’ampliamento senza neppure prendere in considerazione un possibile “ammodernamento” del porto attraverso una sua riorganizzazione interna.
E’ stato singolare quindi sentir dire da tutti i relatori quanto sia importante un dialogo costruttivo sul tema, ma nonostante ciò non è stata prevista la possibilità di intervenire. E’ stato più volte sottolineato che non ci debba essere contrapposizione fra l’economia manifatturiera e quella turistica in quanto le due cose debbono e possono convivere attraverso una particolare attenzione al problema erosivo. Prendiamo atto come, ad oggi, questo dialogo costruttivo non ci sia (perchè non c’è stato un confronto diretto fra le varie posizioni) e che l’attenzione al problema erosivo, sbandierata da tutti, ad oggi non abbia dietro nessuna progettazione e soluzione realistica che coinvolga tutta la costa (sono previsti infatti interventi limitati e che hanno principalmente lo scopo di sistemare i problemi della foce di due fiumi). Ci chiediamo quindi perchè non sia possibile collegare le due cose: mettere allo stesso tavolo il problema dell’ammodernamento del porto e il problema dell’erosione, trovare soluzioni ed idee condivise e portarle avanti di pari passo.
Potrebbe essere un’idea far nascere questo dialogo costruttivo utilizzando il Romcav (Rete Operativa per la manutenzione della Costa Apuo – Versiliese) costituito da Comuni, Provincia e Regione magari coinvolgendo anche gli altri portatori di interesse ed associazioni?
Sarà inoltre nostra cura aprire un dialogo con la Cgil, che più volte ci ha citato, ma, non potendo intervenire, non abbiamo avuto la possibilità di dare la nostra opinione cercando così di far conoscere meglio la realtà balneare della nostra costa a questa importante associazione sindacale».