Una decisione necessaria per garantire la sicurezza di pazienti e personale. L’Asl ha disposto la sospensione per sei mesi di una dottoressa, in servizio al Nuovo Ospedale delle Apuane (NOA) che, a causa di comportamenti problematici, rappresentava un elemento di disturbo e potenziale pericolo nel reparto ospedaliero dove lavorava.
Da tempo, la professionista manifestava atteggiamenti incompatibili con il contesto sanitario: liti continue con colleghi, sgarbi verso i pazienti e inosservanza delle regole. Segnalazioni e contestazioni disciplinari si sono accumulate, portando l’azienda a prendere provvedimenti.
A gennaio, la dottoressa era stata sottoposta a visita dalla commissione medico-legale dell’Inps, che l’ha dichiarata “temporaneamente non idonea” al servizio con necessità di approfondimenti psichiatrici
Nonostante l’assegnazione a mansioni compatibili, la situazione non è migliorata. Le segnalazioni dei responsabili hanno spinto l’Asl a firmare il decreto di sospensione, motivato dal rischio per utenti e personale e dal possibile discredito per l’azienda sanitaria.
La dottoressa resterà a casa per sei mesi con stipendio ridotto, in attesa di una perizia psichiatrica che chiarisca se potrà tornare al lavoro o necessiterà di cure.