Martedi 25 marzo, presso la Sala della Resistenza a Palazzo Ducale, si terrà la presentazione del volume di Franco Frediani e Giorgio Giromella “La via delle Apuane” edito sotto l’egida del Museo “Antona com’eravamo” a beneficio del quale sarà devoluto il ricavato della vendita. Nell’occasione sarà proiettato il documentario, inedito e particolarmente significativo, “La via di Antona” realizzato tra il 1956 e il 1968 da uno degli artefici, l’ingegnere capo della Provincia Dante Perfetti  che per conto della provincia eseguì il progetto e ne seguì la realizzazione.

Alla cerimonia, oltre agli autori,  interverranno il Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, il Sindaco di Massa Francesco Persiani e i fratelli Primo e Francesco Ferrari figli di Franco il presidente della ditta che eseguì i lavori. A introdurre la dott.ssa Marina Carbone, responsabile degli Archivi provinciali. 

La strada fu un’opera imponente, per i tempi scarsi di mezzi meccanici, che costò sacrifici e alcune vittime. Nella  prefazione al volume, il Presidente della Provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti, mette in evidenza come “la strada rappresenti uno straordinario esempio di come una via possa diventare un simbolo di connessione, sviluppo e identità territoriale”. E ancora Lorenzetti segnala che “il racconto abbraccia oltre un secolo di storia: dal Decreto del 1881, che ne sancì la progettazione, agli interventi di costruzione realizzati tra ostacoli e ambizioni, fino alle inaugurazioni che hanno segnato momenti di orgoglio collettivo per la nostra provincia.

Questa strada, che ha visto l’impegno di figure come il Podestà Ubaldo Bellugi e l’ingegnere Aldo Pellegrini, sino al presidente Giulio Guidoni e l’ingegnere Dante Perfetti della Provincia di Massa-Carrara, è la testimonianza tangibile di una volontà comune di superare le difficoltà per creare collegamenti essenziali tra le frazioni montane e la città, abbattendo le barriere della geografia e del tempo. Lungo il tracciato della SP4 si intrecciano vicende tecniche e umane: dalle opere ingegneristiche come il maestoso ponte sul Banditello, ai sacrifici di chi ha contribuito alla sua costruzione, fino all’importanza economica e sociale che la strada ha rivestito nel favorire il trasporto del marmo e il turismo, valorizzando la bellezza unica delle nostre Alpi Apuane. La storia di questa strada è anche un monito per il presente e il futuro: ci ricorda quanto sia fondamentale preservare e migliorare le infrastrutture del nostro territorio, non solo per la loro funzione pratica, ma anche per il loro valore storico e culturale. La Provincia di Massa-Carrara continua a investire nel mantenimento e nella valorizzazione di queste arterie vitali, nella consapevolezza che solo attraverso una rete infrastrutturale efficiente possiamo garantire sviluppo, sicurezza e benessere ai nostri cittadini. Nonostante le difficoltà economiche derivate dalla riforma Delrio che ha penalizzato le Province, riducendo drasticamente le risorse a disposizione, l’ente ha sempre mantenuto l’impegno di prendersi cura delle strade del territorio, consapevole della loro importanza strategica e del valore che rappresentano per le comunità locali”

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