Una signora quasi novantenne, residente a Bagni di Podenzana insieme al figlio, è stata vittima di un astuto e violento furto. Mentre il figlio si era momentaneamente assentito per sbrigare alcune commissioni, due malintenzionati hanno approfittato entrando in casa fingendosi carabinieri.

Come riferito dalla donna, i due uomini hanno fatto irruzione nell’abitazione aprendo il cancello del giardino e forzando la porta. La vittima, afflitta da problemi di salute e costretta a letto, ha udito ogni movimento. I truffatori, presentandosi come ufficiali dei carabinieri, hanno comunicato alla donna che il figlio era sospettato di possesso e uso di droga, giustificando così una “perquisizione” completa della casa. Presa dalla preoccupazione per il figlio, la signora ha creduto alla storia  permettendo ai ladri di rovistare armadi e cassetti e di portare via un consistente quantitativo di gioielli d’oro, tutto in appena dieci minuti.

Alcuni abitanti del quartiere hanno riferito di aver notato la presenza di un uomo con un ombrello nelle vicinanze. . La descrizione fornita dalla vittima, indica che essi non erano particolarmente alti, ma presentavano un aspetto giovanile e parlavano fluentemente l’italiano.

Una volta terminato il furto, la signora ha prontamente contattato la figlia, raccontando con preoccupazione quanto accaduto e le accuse rivolte al figlio. Solo allora è emerso il sospetto di truffa spingendo la figlia a chiamare immediatamente i carabinieri. Gli agenti sono intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini per fare chiarezza sull’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di casi di truffe mirate agli anziani, nonostante gli sforzi delle autorità locali e degli organi di polizia per sensibilizzare e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a diffidare da controlli d’identità non ufficiali e a segnalare tempestivamente ogni sospetto, affinché episodi simili possano essere prevenuti in futuro.