Esame superato. Il periodo delle festività natalizie era considerato come un banco di prova importante e bene ha risposto la centrale dell’116.117, il nuovo numero unico europeo attivo dal 18 novembre 2024 in tutta la Toscana da utilizzare per chiamare la guardia medica o per bisogni sanitari non di emergenza.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio la centrale ha infatti gestito 57.797 chiamate. Numeri importanti, per un servizio nuovo nato per soddisfare in modo diffuso sul territorio, ovunque si abiti, le aspettative e le necessità dei cittadini.
Il picco, con oltre ottomila telefonate, si è registrato sabato 28 dicembre e domenica 5 gennaio. A tutti è stata data risposta e supporto, sopperendo anche alle difficoltà di copertura dei turni di guardia medica in alcuni territori nei giorni più caldi, con attese medie di due minuti e 58 secondi.
“Il Natale è da sempre uno dei momenti dell’anno in cui si registrano più pressioni sul servizio di continuità assistenziale e, proprio per questo la centrale si è preparata a lungo, concordando con le Asl una strategia per garantire risposte adeguate alla cittadinanza” commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.
Tra le quasi 58 mila chiamate, una su tre è stata risolta con un consiglio medico. Il 31 per cento dei cittadini che hanno chiamato sono stati visitati in ambulatorio e il 4 per cento a domicilio. Un altro 23 per cento ha avuto bisogno di una prescrizione medica e il 7 per cento di un certificato medico.
La centrale operativa 116.117, che ha sede a Firenze ma è collegata in rete con i medici di continuità assistenziale sul territorio, è stata progettata per garantire una veloce e certa presa in carico dei bisogni del cittadino. “
Partito il 16 settembre nella città metropolitana di Firenze e nelle province di Pistoia e Prato, il numero unico 116.117 il 21 ottobre è stato attivato nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena e dal 18 novembre pure a Livorno, Lucca, Pisa e Massa e Carrara.
A rispondere, da ovunque si chiami (fisso o cellulare), sono gli operatori e i medici della centrale regionale di Firenze: duecento linee attive in contemporanea, ottanta tecnici (ventisei per turno) in contatto telefonico con i mille medici di continuità assistenziale disseminati sul territorio e pronti a dispensare indicazioni a voce o recarsi sul posto, traduttori in venti lingue diverse pronti a intervenire e a fare da ponte, in inglese, spagnolo, tedesco e francese, ma anche in polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu. Un servizio dunque che viene incontro dunque alle comunità straniere residenti in Toscana e ai turisti che la visitano.