Nei giorni scorsi il sindaco di Massa Francesco Persiani ha diramato un comunicato stampa, con il quale informava cheil 21 dicembre alle 10,30 si sarebbe tenuta una tavola rotonda nella sala consiliare di Palazzo civico per fare il punto sulle bonifiche delle aree Sin/Sir di Massa-Carrara.

Si è letto che “l’incontro vedrà la partecipazione dei rappresentanti politici del territorio e dei principali attori istituzionali coinvolti, con l’obiettivo di definire un piano di azione condiviso affinchè ognuno contribuisca con il proprio impegno per raggiungere un traguardo fondamentale per il nostro territorio”.

Visto che l’iniziativa doveva svolgersi in quella che dovrebbe essere la “casa di tutti e tutte”, certi in un primo momento di poter partecipare, ci siamo organizzati in tal senso, anche se il periodo, viste le imminenti festività natalizie, non è dei più favorevoli. Ci è sorto però un dubbio, anche se remoto, ovvero di non dare per scontato quello che a noi sembrava un diritto legittimo.

Ieri, a scanso di equivoci, abbiamo inviato una Pec al sindaco, per avere la conferma che alla riunione di cui sopra, oltre ai rappresentanti istituzionali, sarebbero stati ammessi anche cittadini, associazioni e giornalisti, cosa che sarebbe stata sacrosanta, visto che si parla di arre ancora pesantemente inquinate, che mettono a serio rischio la salute della popolazione.

Stamani, invece, abbiamo ricevuto una telefonata da Michele Giannarelli, portavoce del sindaco, che ci ha informato che l’incontro sarebbe avvenuto a porte chiuse, senza la partecipazione del pubblico.

Secondo Giannarelli questa decisione sarebbe dovuta al fatto che le autorità presenti dovranno discutere di questioni amministrative (finanziamenti per le bonifiche) e che una volta chiarito il da farsi, nel gennaio 2025 (è bene specificare l’anno perché ormai di bonifiche se ne parla da oltre 40), avrebbero, magari, convocato una successiva riunione per informare anche la popolazione.

Questa decisione di chi ci rappresenta, appare ancora una volta incomprensibile e non rispettosa di coloro che chiedono semplicemente di partecipare alle scelte del territorio, tanto più che la storia pregressa testimonia che il comportamento delle istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini non è stato certo edificante. I soldi e le molte cifre promesse in questi anni, in passato già revocate per decorrenza dei termini a seguito della mancata partenza delle bonifiche, sono state talmente tanti che non si riesce nemmeno a capire più quale sia attualmente il loro esatto ammontare

Speriamo almeno che stavolta i fondi disponibili, qualunque sia la loro consistenza, non vengano persi di nuovo a causa di ulteriori lunghezze burocratiche, altrimenti, oltre al danno, saremmo di fronte anche alla beffa.

Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana APS

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