A distanza di oltre 14 anni dal crollo della palazzina di via Carriona, la vicenda legale è tutt’altro che chiusa. Il Comune di Carrara sarà chiamato a difendersi il prossimo 22 gennaio in una causa civile avviata da uno degli ex proprietari, Carmelo Ciaramella, che chiede un risarcimento per la perdita dell’abitazione. Per rappresentare il Comune è stato incaricato l‘avvocato Silvio Manfredi, già difensore dell’ente nel procedimento penale conclusosi negli anni scorsi.
Il crollo, avvenuto il 2 novembre 2010 durante i lavori di risagomatura del fiume Carrione, è stato attribuito a una serie di concause, tra cui l’intervento con escavatore sul letto del fiume e l’assenza di fondamenta dell’edificio. Le indagini tecniche condotte dall’ingegner Alexandre Pierre Popoff hanno evidenziato responsabilità condivise tra la ditta Coestra, l’azienda Abc Generale Engineering e il Comune di Carrara, oltre a una scarsa manutenzione dell’immobile da parte dei proprietari.
Sul fronte penale, il caso si è concluso con la morte dell’ultimo imputato, mentre in ambito civile la vicenda continua con la richiesta risarcitoria di oltre 100mila euro avanzata da Ciaramella. Questo rappresenta un ulteriore capitolo di una lunga e complessa battaglia legale, che ha già visto risarcimenti per circa 500mila euro nei confronti di altri proprietari.
Un dramma che non si chiude, lasciando ancora ombre su una tragedia evitata solo grazie alla tempestiva evacuazione della palazzina poche ore prima del crollo.