Abbiamo preso visione del documento del Presidente del CDA Casotti con molta leggerezza dichiara in esubero 6 “ soggetti “ come cita l’atto. Noi diciamo che mette in esubero sei persone e sei famiglie e le colloca in mobilità.
Cita alcuni incontri con le parti sindacali tra le quali la CISL FP che ha sempre dichiarato di non condividere assolutamente gli indirizzi del CDA e del Direttore. Altra capacità non è stata dimostrata se non puntare il dito verso personale sanitario ed infermieristico che ha purtroppo maturato alcune inidoneità al lavoro proprio dentro quella struttura, dando l’anima per garantire i servizi alla popolazione fragile, come gli anziani, del comune di Massa.
Le operatrici e gli operatori, dopo aver perso, parte della loro salute dentro quello struttura ricevono oggi il benservito dal Presidente Casotti. Veramente un capolavoro ! Dopo anni di presidenza non si è saputo ottimizzare una spesa, migliorare un servizio che non “ licenziare di fatto “ sei persone e sei famiglie.
Dice la comunicazione di esubero che queste persone “ sono sul mercato “ per altre amministrazioni che volessero assumerle oppure “ bontà loro “ potrebbero agganciare la pensione essendo prossimi ai limiti di età.
Nell’atto di “ liquidazione del personale “ il Presidente CDA di Casa Ascoli dimentica di dire che queste persone ( non soggetti ) e queste famiglie perderanno il 20% del loro stipendio e la loro tredicesima.
Tutto questo nelle more della tempistica della sentenza del Consiglio di Stato prevista per il 12 dicembre che se andasse nella direzione tracciata dal TAR della Toscana ( come molto probabile visto che il Consiglio di Stato non aveva accolto la sospensiva ) rimetterebbe tutto in discussione facendo cadere le premesse dell’atto con cui il Presidente mette in mobilità il personale. Nel caso la COOP COMPASS sarebbe obbligata ad assumere il servizio con una aggravio di costi di circa 250.000 euro per anno il che farebbe saltare l’intervento della Regione Toscana che potrebbe a quel punto “ alienare “ la struttura.
Nello sventurato caso di alienazione della Struttura da parte della Regione Toscana, verrebbero meno 80 posti letto per la popolazione anziana massese e svanirebbero tutti i posti di lavoro, a vario titolo presenti nella Rsa Casa Ascoli ( oltre 63 persone )
Cosa succederebbe a quel punto ?
Come CISL FP riteniamo che il CDA di Casa Ascoli debba prepararsi a dare questa risposta senza trascurare il fatto che la Coop. La Salute ha già accumulato un forte credito con la struttura e non vorremmo rischiasse di arrivare ai limiti di guarda od oltre come è già successo per le Coop. COMPASS e Di Vittorio
Come CISL FP chiediamo la convocazione immediata di un tavolo auspicando anche un interessamento del Prefetto della Provincia di Massa . In caso contrario attiveremo ogni mezzo per tutelare lavoratrici, lavoratori e servizi
Il Segretario Generale
CISL Funzione Pubblica Toscana Nord
Enzo Mastorci