Il Consorzio Balneari Massa, che rappresenta poco meno di un centinaio di stabilimenti balneari tra la Partaccia e Poveromo, interviene su uno dei temi in discussione sulle cronache di questi giorni, ossia il Piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare che proprio lunedì sarà oggetto di adozione da parte dell’amministrazione comunale di Massa. 

«E’ un argomento a noi caro, per cui la sua progettualità ha la nostra attenzione  – spiegano i balneari – e in queste settimane abbiamo seguito con interesse le commissioni urbanistiche che si sono riunite con i tecnici, l’architetto Fabio Nardini e il geologo Andrea Piccinini, che hanno presentato il nuovo Paav. Durante le commissioni sono state discusse, a grandi linee, le novità previste dal nuovo piano ed i tecnici hanno risposto alle domande dei consiglieri presenti. 

Sarebbe prematuro oggi da parte nostra esprime giudizi seri sul nuovo Paav, non solo perchè finché non sarà adottato il testo non è pubblico e quindi non è consultabile nella sua interezza, ma soprattutto perchè essendo un documento lungo, complesso, con argomenti tecnici è necessario avere il giusto tempo per poterlo leggere e per poterlo valutare correttamente. 

Il consorzio associa quasi un centinaio di imprenditori balneari ed è dunque fondamentale rappresentare questi operatori seriamente. Dare oggi un’opinione sul Piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare è sicuramente prematuro e per questo invitiamo tutte le associazioni coinvolte ad esprimere con la dovuta calma i giudizi su un tema così delicato. 

Dalle diverse sedute della commissione abbiamo appreso che molte delle osservazioni che avevamo presentato e prodotto sul vecchio testo del piano sono state recepite. 

Da quello che abbiamo potuto conoscere è anche vero che sono emerse nuove criticità, sulle quali confidiamo, come più volte ci è stato prospettato dal sindaco Francesco Persiani, di poter intervenire con le osservazioni prima che venga approvato.

Aspetteremo quindi di avere il testo completo così da poterlo studiare con la dovuta attenzione. Solo così è possibile porre le basi per un nuovo riassetto del litorale che comunque deve avere alle spalle l’obiettivo comune di tutela del territorio e di crescita sostenibile della costa e del turismo balneare».