Si è spento questa mattina il sogno di Carrara di diventare Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per il 2026. Nella sala Spadolini del Ministero della Cultura, il ministro Alessandro Giuli ha proclamato il nome della città vincitrice

Sarà quindi Gibellina, piccolo gioiello della provincia di Trapani la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea . Gibellina ha conquistato il titolo e il milione di euro in palio per sviluppare il suo progetto artistico, volto a trasformare il territorio

Carrara era tra le cinque finaliste, selezionata tra 23 città partecipanti assieme a Pescara, Todi e Gallarate.. Carrara ha proposto un ambizioso progetto di valorizzazione della sua antica tradizione artistica, ma la Commissione Giudicatrice  ha riconosciuto il potenziale unico di Gibellina come “cantiere di innovazione artistica”.

Presente alla cerimonia la Sindaca di Carrara Serena Arrighi che ha commentato : «In ogni caso questo lavoro non andrà perduto, e una parte almeno di questo percorso sarà realizzato

“Voglio anzitutto fare i complimenti alla città di Gibellina, alla sua amministrazione, ai curatori e a tutto lo staff che si è occupato della candidatura per questa vittoria. Sono certa che Gibellina sarà una splendida Capitale italiana dell’arte contemporanea. Grazie al ministro Alessandro Giuli, alla presidentessa Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, alla giuria e a tutto il ministero della Cultura per l’attenzione che hanno riservato a Carrara

“Purtroppo non è andata come tutti noi speravamo, ma credo che tutta la città debba essere orgogliosa del percorso fatto – aggiunge Arrighi -. In questi mesi abbiamo costruito qualcosa di importante che ci ha permesso di essere selezionati nella cinquina finalista tra una rosa di ben 23 città tra le quali, non lo dimentichiamo, figuravano anche realtà importantissime come Mantova o Venezia. Anche se non saremo Capitale dell’arte contemporanea 2026 il programma che è stato preparato resta e la grande sfida sarà ora cercare di realizzarne comunque il più possibile. Come ho avuto modo di dire più volte in questi mesi, titolo o no, io resto convinta che Carrara sia comunque, e da sempre, una delle capitali italiane dell’arte e della cultura e per questo il suo rilancio non può che partire da qui. Concludo con un enorme ringraziamento a tutti coloro che ci hanno seguito e supportato in questi mesi di lavoro intenso e a tutti coloro, carrarini e no, che hanno ‘tifatocarrara’. Infine non posso che ringraziare chi ha lavorato e contribuito materialmente alla stesura del dossier e al suo sviluppo a cominciare dal settore Cultura del Comune di Carrara e tutti i nostri uffici e poi l’assessore Gea Dazzi, i curatori Cinzia Compalati, Maura Crudeli, Pasquale Direse, Federico Giannini ed Emanuele Guidi e, infine, Franco Bianchini, Alberto Gulli e tutta Fitzacarraldo”.

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