La giunta regionale ha approvato la delibera con cui la Regione Toscana si costituisce in giudizio davanti alla Corte Costituzionale per difendere la legge approvata lo scorso luglio sul riordino delle concessioni demaniali marittime, impugnata dal governo.

Il presidente Eugenio Giani e l’assessore all’economia e turismo Leonardo Marras hanno dichiarato: “Difendiamo il lavoro fatto, che rispetta i principi della concorrenza e tutela la piccola impresa. Restiamo convinti che la Toscana abbia dato un contributo importante a livello nazionale con questa legge, pensata per salvaguardare gli investimenti degli operatori del settore in un clima di incertezza creato dal governo stesso.”

Secondo Giani e Marras, l’azione del governo “ha prodotto una regola contraddittoria e insufficiente, scaricando sui Comuni gli oneri di gestione dei conflitti”. Entrambi hanno espresso fiducia nella decisione della Corte, affermando che la legge toscana avrebbe offerto al governo una strada per migliorare la propria azione.

La questione di legittimità è stata sollevata lo scorso 3 ottobre dal Consiglio dei Ministri , che ha contestato alcune disposizioni della legge regionale 30 del 29 luglio 2024 (“Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime. Modifica alla LR 31/2016”) poiché in contrasto con le normative statali ed europee sulla tutela della concorrenza, violando così l’articolo 117 della Costituzione.