Il Consiglio Comunale di Massa ha approvato una mozione che introduce i test antidroga volontari per sindaco, assessori, consiglieri comunali e rappresentanti dell’amministrazione.
La proposta, avanzata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e approvata con 22 voti a favore, prevede test ogni sei mesi i cui risultati saranno resi pubblici, con l’obiettivo di promuovere la lotta contro le droghe attraverso l’esempio dei rappresentanti politici.
Secondo i promotori, il test antidroga è uno dei gesti simbolici necessari per affrontare un problema crescente tra le nuove generazioni, accompagnato da campagne di sensibilizzazione nelle scuole e tra le famiglie. Marco Guidi, consigliere di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’aumento del consumo di droghe tra i giovani e la necessità che chi ricopre incarichi pubblici dia l’esempio.
Il sindaco di Massa, Francesco Persiani, ha espresso pieno appoggio alla mozione, sottolineando l’importanza del tema per la comunità e il coinvolgimento delle famiglie. Anche la Lega ha sostenuto l’iniziativa, presentando emendamenti che mirano a includere esperti per aiutare a riconoscere i segnali di allarme e trovare soluzioni per contrastare il fenomeno.
Le opposizioni, tuttavia, hanno criticato l’iniziativa come pura propaganda. Dina Dell’Ertole, del gruppo “Massa è un’altra cosa”, ha sottolineato che la mozione sembra essere una mossa ideologica del centrodestra, mentre Giovanna Santi, del Partito Democratico, ha definito la proposta “spaventosa”, affermando che approcci come questi rischiano di allontanare i giovani piuttosto che coinvolgerli in modo costruttivo nella lotta contro le droghe.
Nonostante il dibattito acceso, la mozione è stata approvata, e vedrà i politici locali in prima linea nel dare il buon esempio.