Le affermazioni della consigliera Daniela Bennati e del Polo Progressista riguardo agli “aumenti spropositati” degli abbonamenti e dei biglietti per la stagione del Teatro Guglielmi sono prive di fondamento e non supportate da un’analisi dettagliata. Mancano dati concreti che dimostrino l’impatto reale degli aumenti, rischiando così di alimentare polemiche inutili.

Gli adeguamenti dei prezzi, infatti, rispondono a necessità di sostenibilità in un contesto di aumenti generali dei costi e inflazione. Nonostante questi ritocchi, i prezzi restano tra i più bassi rispetto a teatri simili, come Pisa e Lucca: un biglietto intero costa solo 7,50 €, il ridotto 6,16 €, spesso meno di un ingresso al cinema.

Il Comune ha sempre adottato politiche inclusive, con agevolazioni per studenti, famiglie e categorie fragili. Le oltre 2.200 formule di abbonamento vendute in meno di due settimane e il tutto esaurito all’apertura della stagione testimoniano l’entusiasmo del pubblico.

Anche per la stagione estiva, le critiche di fallimento sono infondate: tutti gli eventi, gratuiti, hanno registrato il massimo di presenze consentite, con artisti di rilievo come Gaia, Frida Bollani e Paolo Jannacci. Definire un simile successo come fallimentare è un insulto all’impegno di tutti, dagli uffici comunali agli spettatori stessi.

Invitiamo la consigliera Bennati e il Polo Progressista a esprimere le proprie posizioni su dati reali e documentati