Un giovane ingegnere carrarese, Edoardo Bertolini, 26 anni, è parte del team che ha realizzato la sonda Hera dell’Agenzia spaziale europea (Esa), lanciata ieri da Cape Canaveral verso l’asteroide binario Didymos. La missione ha come obiettivo lo studio degli effetti dell’impatto causato dalla sonda Dart della Nasa due anni fa e l’analisi delle caratteristiche dell’asteroide colpito, all’interno di un progetto di difesa spaziale globale.
La sonda Hera è uno strumento chiave per investigare gli asteroidi, con l’obiettivo di controllare con precisione dove è avvenuto l’impatto precedente e “calibrare” eventuali future azioni di difesa contro minacce dallo spazio. La sonda è stata lanciata a bordo di un razzo Falcon 9, rappresentando un importante passo nel programma di difesa planetaria attiva, avviato due anni fa.
Edoardo Bertolini, laureato in ingegneria spaziale al Politecnico di Milano ed ex studente del Liceo Scientifico Marconi di Carrara, è stato assunto dall’azienda tedesca Ohb a Brema, che collabora con Esa e Nasa. Il suo contributo nel team che ha realizzato Hera è stato fondamentale.
Bertolini si era già distinto durante i suoi studi per una tesi innovativa sulla possibilità di produrre acqua su Marte sfruttando il gesso marziano, suscitando l’interesse dell’azienda.