Altri 4 sanissimi pini di viale Colombo ci salutano. Mi dicono che dovrebbero arrivare a 6.
Qual è la loro colpa?
Non hanno creato dissesto sulla strada o sul marciapiede, non sono a rischio crollo.
Producono ossigeno e abbattono inquinanti e rumore, peraltro in un’area che ha particolarmente necessità di questi effetti benefici e vitali. Migliorano il nostro umore, ospitano colonie di uccelli e rendono più bella (meno brutta?) la città sottraendo alla ns vista, almeno parzialmente, un capannone industriale.
Sono su un marciapiede molto frequentato. Forse li si abbattono per far spazio a nuovo cemento?
L’unica loro colpa è essere incappati nelle maglie di un assurdo progetto dell’Autorità Portuale (lotto 2 del water front) con l’avallo complice e acritico di una Giunta comunale che sta brillando per insensibilità, mancata cura e distruzione del verde urbano (a quando il Piano del Verde?).
Se mai ripiantassero qualcosa (ho i miei dubbi), occorreranno 50 anni perché le nuove piante garantiscano gli stessi servizi ecosistemici di quelle irresponsabilmente abbattute.
Se una pianta è pericolosa è più che giusto abbatterla. Ma, in un’epoca di cambiamenti climatici come questa e in una città in forte deficit di verde pubblico, prima di abbattere una pianta bisognerebbe rifletterci bene. E avvisare i cittadini, considerato che si tratta di un bene comune della collettività.
Sono purtroppo arrivato alla conclusione che i nuovi amministratori di Carrara, che sicuramente hanno ereditato una situazione non ottimale, ma che si ostinano a non mutare la tendenza, vivano su Marte.
Io, laicamente, certamente con il disincanto dovuto all’età e pur non condividendo alcuni progetti politici (vedi ampliamento del porto), mi sono rapportato all’amministrazione sempre in maniera costruttiva e collaborativa, oltre che amichevole, su molti ambiti della vita cittadina (dal sociale alla cultura, dall’ambiente alla mobilità, dai rifiuti ai gemellaggi).
Ho pensato e continuo a pensarlo, vista la mia esperienza e qualche mia minima competenza, di poter dare, con il mio solito entusiasmo, un piccolo contributo alla “riduzione del danno” e al miglioramento della nostra città da troppo tempo in una profonda crisi economica, sociale e culturale.
Devo dire, con grande amarezza, che su molti temi, e il verde è macroscopicamente uno di questi, sono molto deluso dai nostri amministratori.
Da uomo di sinistra, affermo con preoccupazione che, finora, da un punto di vista elettorale, è andata bene anche perché di là avevamo e abbiamo il vuoto cosmico.
Se continuiamo ad amministrare così, però, nei panni dei dirigenti di quel che rimane dei partiti progressisti, comincerei seriamente a impensierirmi.
foto scattate stamani.
Prof. Riccardo Canesi