Una mattinata di grande festa oggi all‘Ospedale del Cuore che ha presentato Aisha, una allegra scimmietta blu diventata mascotte dei piccoli pazienti. E lo ha fatto con un’amica davvero speciale, l’attrice, sceneggiatrice e regista Paola Cortellesi. L’artista, 19 candidature al David di Donatello, con il suo film C’è ancora domani, ha “abbracciato” tutti i bambini presenti, i piccoli pazienti e l’intera Monasterio con un emozionante video di saluto.
E’ anche grazie al grande impegno e alla generosità di Paola Cortellesi, infatti, che Aisha è diventata la mascotte dell’Ospedale del Cuore. E molto di più: un progetto a sostegno di Monasterio, dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.
Da stamani una grande scultura colorata della scimmietta, con il suo immancabile cuoricino Bumbùm, accoglie bambini e bambine nel giardino dell’ospedale e ogni spazio destinato ai più piccoli è diventato il luogo delle avventure di Aisha.
La scimmietta, protagonista del libro “Tutte le storie di Aisha”, è frutto della creatività di Sandra von Borries, scrittrice e mamma di Paola, una bambina nata con un cuore “birichino” e curata all’Ospedale del Cuore. Paola ora è grande e Aisha è diventata grande con lei, grazie alla passione di Sandra e alla collaborazione di un’amica eccezionale, Paola Cortellesi, che si è innamorata di Aisha e del progetto a sostegno del nostro ospedale: l’attrice ha, infatti, voluto donare la sua voce leggendo le storie e cantando le canzoni di Aisha. Un progetto che conta anche sulla collaborazione di Frank Espinosa, animatore e fumettista americano che a lungo ha lavorato per la Walt Disney ed è stato Art Director della Warner Bros, e del musicista Enrico Andreini che ha composto le musiche delle canzoni di Aisha.
E’ stata Sandra von Borries questa mattina, con il Direttore Generale di Monasterio Marco Torre, alla presenza delle autorità locali e di tanti bambini, a presentare la mascotte e la sua storia.
“E’ difficile – racconta Sandra – spiegare ad una bambina di 3 anni l’ospedale, la malattia e l’intervento, se non attraverso una buona dose di fantasia. Per questo ho scritto le storie avventurose di Aisha: per aiutare mia figlia e, con lei, i bambini e le bambine ricoverate e le loro famiglie. Ma anche per dire grazie a tutto il personale dell’Ospedale del Cuore per lo straordinario lavoro e la grande carica umana”.
“Oggi è davvero un giorno di festa per noi, siamo felici – dichiara il Direttore Generale Marco Torre – di condividerlo con tante persone e tanti bambini. Ringrazio infinitamente Sandra per averci regalato storie splendide e una fantastica mascotte e ringrazio Paola Cortellesi per il video che ci ha dedicato, il suo impegno a sostegno del progetto di Aisha e le sue parole di amicizia sono per noi un grande motivo di orgoglio. Grazie e ancora grazie. L’umanizzazione delle cure – ha continuato Torre – è un impegno costante di Monasterio. E’ fondamentale che i nostri pazienti si sentano accolti e vivano, il più possibile, un ambiente familiare. Ancora più importante quando parliamo di bambini. Aisha sarà per i nostri piccoli pazienti un’amica speciale, come per noi amiche speciali sono Sandra von Borries e Paola Cortellesi”.
Stamani, a conclusione dell’evento una grande Aisha, con il suo cuore Bumbùm, è stata inaugurata nel giardino di fronte all’ospedale: a farlo sono stati i piccoli alunni delle classi prime della scuola di Cervara di Massa (Istituto comprensivo Staffetti). I bambini, con l’accompagnamento musicale del quartetto di Sax del Liceo “F.Palma” diretto dai professori Francesca Corsi e Stefano Angeloni, hanno svelato la scultura e donato all’Ospedale i loro disegni di Aisha e del suo cuoricino. Le creazioni dei bimbi di Cervara, insieme a quelle di molti altri bambini e bambine, contribuiranno alla realizzazione di un’installazione pensata e realizzata dai Giovani Architetti /e massesi (Gams).
Da questa mattina, Aisha abita quindi all’Ospedale del Cuore, a Massa: ogni spazio dedicato ai bambini ritrae le sue avventure. Con lei ci sono tanti amici: la principessa Aidàn, trasposizione narrativa della dottoressa Nadia Assanta, Direttrice dell’Unità di Patologie Cardiache dell’infanzia, lo scimmione Nobùr, trasposizione, invece, del dottor Bruno Murzi, storico direttore di Cardiochirurgia Pediatrica, la fata infermiera. Sono loro che aiutano il cuore raffreddato della scimmietta e di tutti i bambini in un reparto diventato Città dei Cuori.