Temperatura effettiva –68 °C, percepita -78°C per presenza di raffiche di vento. Venerdì 12 aprile, sono le ore 15:00 ora locale e le ore 9:00 ora italiana e siamo sulla base italo francese Concordia, nel cuore del vasto deserto di ghiaccio antartico, dove la terra si fonde con il cielo in un paesaggio bianco e incontaminato.

In questo istante, è il Dr. Gabriele Carugati dell’Università dell’Insubria che sta parlando dalla torre silenziosa di Base Concordia, tra lo stupore e l’incredulità dei più, con gli studenti delle classi IIIF, IVBF e VB degli indirizzi di Biotecnologie ambientali e di Chimica dei materiali dell’ITIS Zaccagna Galilei di Carrara, per raccontare loro cosa è base Concordia e come si può diventare membro di un’equipe di ricerca ESA in Antartide. 

Come raccontano Gabriele e gli altri dodici membri dell’equipe di ricerca intervistati da quest’ultimo, base Concordia è più di una sola struttura di ricerca: è un ponte tra l’umanità e i segreti profondi e misteriosi dell’Universo e del continente più remoto della Terra. 

Si tratta, infatti, di un luogo unico al mondo, situato a 3.233 metri sopra il livello del mare, dove le temperature possono raggiungere i -80°C e che sarà possibile visitare solo a scopo di ricerca scientifica fino al 2050. In questo ambiente estremo, dotato delle tecnologie e dei sistemi di telecomunicazione più avanzati ad oggi in nostro possesso, gli scienziati conducono esperimenti cruciali per comprendere meglio il cambiamento climatico, la fisica dell’atmosfera, la sismologia, la psicologia dell’isolamento e della convivenza in condizioni estreme e persino gli esiti di un’eventuale missione umana su suolo Marziano.

In questa fantastica avventura, Gabriele con grande chiarezza, passione e professionalità ha affascinato gli studenti e i docenti in collegamento con lui, permettendo loro di visitare tutti gli ambienti di base Concordia e il paesaggio di cui si può godere a quelle latitudini così estreme. 

Ma cosa ha significato per gli studenti dell’ITIS Zaccagna Galilei partecipare ad un’avventura incredibile come questa? A rispondere è una delle studentesse della classe IIIF: “per me è stato fantastico, sono rimasta affascinata da Gabriele e dai suoi colleghi, per la passione, il coraggio e l’impegno per questa missione di ricerca così delicata e rischiosa”.

Questo collegamento, quindi, non è stato solo un’opportunità per acquisire conoscenze scientifiche, ma anche un’occasione per ispirare e stimolare la curiosità degli studenti. È stato un viaggio emozionante verso i confini della Terra, un’opportunità per imparare, ispirarsi e connettersi con il mondo oltre i nostri confini. Che questa esperienza possa stimolare la motivazione per la ricerca e la scoperta nelle future generazioni, preparandole per affrontare le attuali sfide ambientali e contribuire alla conoscenza umana in modo significativo.

Chi ha curato l’organizzazione di questo collegamento è stata la Prof.ssa Laura Bontardelli e il personale tecnico del plesso Galilei, sotto la supervisione del Prof. Luca Bardini e della dirigente scolastica Ilaria Zolesi. Presenti all’incontro in qualità di accompagnatori delle classi coivolte, anche i docenti: Chiara Colotti, Maria Cristina Matelli, Mariangela Mazzeo, Maria Grazia Maesano, Elisa pinarelli e Gabriele Orsini.

Da Base Concordia è tutto, a risentirci per la prossima avventura, ragazzi!