Il Partito Democratico provinciale di Massa-Carrara e della città di Carrara, non possono che condividere le preoccupazioni dei sindacati e della Sindaca di Carrara Serena Arrighi: le decisioni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale rischiano di essere lesive verso il territorio apuano.
Dopo anni di proficua attività e di collaborazione, seguita alla fusione delle Autorità portuali della Spezia e Marina di Carrara, la recente presentazione dell’organigramma da parte di AdSP mostra un’ipotesi di riorganizzazione che renderebbe il porto di Marina di Carrara di importanza inferiore, dequalificandone le professionalità e destinandolo ad una posizione di subalternità rispetto a quello della Spezia.
Nel porto della città ligure si prospetta che verranno concentrate alcune funzioni che il porto di Marina di Carrara si troverà a dover applicare e non gestire autonomamente: ad esempio il Demanio e la Manutenzione, il cui responsabile dovrà essere di livello inferiore rispetto al responsabile della Spezia e, nei fatti, subordinato a quest’ultimo.
La decisione non è solo di per sé iniqua, ma rischia di svalutare e sfavorire il lavoro portuale e conseguentemente l’area apuana, che molto dipende da quest’ultimo.
Quali siano le ragioni che abbiano spinto ad una decisione in tal senso, che di fatto penalizza un’intera provincia e una sinergia efficiente, è un punto che il Presidente dell’Autorità Portuale, Mario Sommaviva, e la Segretaria generale, Federica Montaresi, dovranno chiarire.
Così come non possono rimanere inascoltate le giuste e giustificate richieste dei rappresentanti sindacali e dell’amministrazione comunale della città di Carrara, nell’auspicio che un ripensamento possa avvenire per il bene del territorio.
Non è tollerabile che gli interessi di una collettività vengano subordinati a interessi di singoli soggetti.