La disputa sui livelli di rumore nella zona della movida a Marina è una questione che ha radici antiche, ma recentemente è emersa con una sanzione inflitta a un noto locale.
Le titolari del locale, situato nel centro della zona, sono state multate di 2.000 euro e sono state richieste loro azioni di mitigazione del rumore per riportare le emissioni acustiche entro i limiti di legge nei dintorni dell’ambiente.
Questa decisione è stata presa in seguito a una relazione dell’Arpat del 2019, provocata da numerose segnalazioni dei residenti, soprattutto durante l’estate, riguardanti la musica ad alto volume al di fuori degli orari consentiti dalla legge.
Il locale aveva contestato le misurazioni dell’Arpat, sostenendo che i livelli di decibel generati dalla musica erano accettabili anche durante la notte e che non era necessario alcun intervento di mitigazione, poiché si rispettavano sia i livelli assoluti di pressione sonora che i criteri differenziali.
È probabile che questa sia solo la prima di una serie di sanzioni, poiché i residenti hanno presentato segnalazioni simili all’Arpat anche lo scorso estate. Sebbene la sanzione prevista per il superamento dei livelli di rumore fosse originariamente più alta, il settore Ambiente ha deciso di ridurre l’importo della multa a 2.000 euro poiché la relazione dell’Arpat risale al 2020.
Inoltre, sono state emesse diverse sanzioni (di 223,20 euro) nei confronti di alcuni amministratori condominiali per lo stato di degrado delle isole ecologiche condominiali, con rifiuti e sacchi neri abbandonati fuori dai cassonetti della raccolta differenziata, un problema che i vigili urbani hanno preso di mira in questi giorni.