Il presidente Ismaele Ridolfi: “Il tributo che pagano i contribuenti serve alla manutenzione ordinaria. Essenziale la collaborazione con le realtà del territorio, come gli agricoltori del Candia”

I compiti e le competenze del Consorzio di Bonifica Toscana Nord sono stati al centro della Commissione consiliare lavori pubblici del Comune di Massa che si è riunita nei giorni scorsi, alla presenza del presidente Ismaele Ridolfi e del dirigente di area, Massimo Lucchesi. “Abbiamo potuto chiarire come opera l’Ente consortile per ridurre il rischio idraulico e quali sono le sue mansioni stabilite dalla legge” ha detto il presidente del Consorzio rimarcando come prima di tutto si parte dalla definizione del reticolo idraulico di competenza, individuato dalla Regione Toscana con propria delibera.

Su questo – ha detto ancora – definiamo entro novembre di ogni anno il Piano delle attività di bonifica. Stiamo parlando della manutenzione ordinaria, sfalci, tagli e pulizie. Questa attività è finanziata tramite il tributo di bonifica che pagano i contribuenti. Noi non possiamo finanziare con il tributo opere di manutenzione straordinaria.

La bozza del piano di bonifica, inoltre, viene inviata nei primi giorni di novembre a tutti e 64 i sindaci che rientrano nel comprensorio di nostra competenza per avere suggerimenti e contributi: per noi il confronto è fondamentale così da poter programmare al meglio i lavori calibrandoli sulle esigenze di ciascun territorio. Dopo l’approvazione da parte dell’assemblea consortile, viene poi inviato alla Regione Toscana che lo approva a sua volta con specifica delibera”.

Ma quante volte interviene il Consorzio per pulire i corsi d’acqua? “Dipende – hanno dichiarato Ridolfi e Lucchesi -.

Ad esempio, sul parco fluviale del Frigido facciamo 4 interventi all’anno, come da impegni presi con il sindaco Francesco Persiani sin dal suo primo mandato perché non è solo un’opera relativa alla sicurezza ma anche di decoro. A monte dell’obelisco, invece, una o due volte l’anno. Per circa il 30% dei corsi d’acqua le attività di manutenzione vengono poi effettuate in maniera diretta da operai e tecnici del Consorzio. Un’altra parte è affidata agli agricoltori tramite apposite convenzioni, dietro riconoscimento di un contributo: è una scelta strategica perché conoscono il territorio dove operano e lo hanno a cuore. A Massa, ad esempio, abbiamo una convenzione in essere con gli agricoltori di tutta la zona del Candia. Un’altra collaborazione riguarda quella per la rimozione dei detriti alla foce del Frigido, prima con Anmi e ora con il Circolo della Vela. Infine, stipuliamo dei protocolli con le associazioni del territorio che ‘adottano’ un corso d’acqua, lo monitorano e ci segnalano eventuali problemi e criticità. Un progetto che vorremmo estendere anche alle scuole”.

Il Consorzio ha dato garanzie poi sulla raccolta di sfalci e potature: “I nostri operai raccolgono e portano via il più possibile. Inoltre, abbiamo visto che il materiale arrivato in spiaggia la scorsa primavera o questa non deriva dai nostri mezzi, che triturano gli sfalci – ha evidenziato Lucchesi -. È materiale di tipo erboso che con tutta probabilità deriva da pulizie dei proprietari di terreni che si affacciano sui corsi d’acqua”.

Una nota positiva per Massa che evidenzia l’intenzione del Consorzio di Bonifica Toscana Nord di potenziare e migliorare la propria presenza e attività sul territorio apuano: “Abbiamo acquistato una nuova sede – hanno concluso – che ora stiamo sistemando e ristrutturando in grado di ospitare mezzi, tecnici e dipendenti. Un nuovo polo operativo che sarà prezioso per il territorio”.

Un incontro positivo – analizza il presidente della Commissione, Alberto Tarabella, consigliere comunale della Lega -, che conferma la collaborazione fra il Comune di Massa e il Consorzio di Bonifica per la sicurezza e il decoro del territorio. Un primo momento di confronto che speriamo possa portare a raggiungere ulteriori obiettivi nel futuro”.