“In passato avevamo ricevuto diverse manifestazioni d’interesse, per rigenerare gli ambienti che una volta ospitavano le carceri e l’ex Pretura. Ora, grazie al presidente del Tribunale di Lucca, Gerardo Boragine, che ha liberato il terzo piano dell’edificio restituendone al Comune la totale disponibilità, potremo riprenderle in considerazione e individuare l’opzione migliore per valorizzare questa storica struttura”: così il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, dopo che l’ente giudiziario lucchese, in collaborazione con l’ufficio Patrimonio, ha completato l’operazione di sgombero da carteggi e fascicoli custoditi da diversi anni, in deposito, all’ex Pretura in piazza Duomo.
Il palazzo, conosciuto anche come Palazzo di Perrotto degli Streghi, dal nome del proprietario che lo cedette alla comunità, è un antico edificio medievale del XIV° secolo: da allora fu sede del Capitano di Giustizia, vi vennero ricavate le carceri e, più tardi, accolse il Banco dei Vicari e infine la Pretura. Durante l’epoca fascista, al suo interno fu aperto anche l’ufficio postale e il telegrafo; oggi ospita il teatro comunale “Galeotti” e alcuni uffici della Pietrasanta Sviluppo.
“La sede è di indubbio pregio – rimarca Giovannetti – e deve avere una destinazione non solo consona, ma anche di pieno rispetto del contesto ambientale in cui è inserita: alcune proposte che erano, tempo fa, pervenute al Comune riguardavano l’ambito dell’alta ricettività ma valuteremo ogni ipotesi con estrema cura e attenzione”.
Il palazzo fu interessato da diversi interventi di restauro, fra il XV° e il XIX° secolo: anche i Medici apportarono alcune modifiche, a partire dal portale marmoreo ornato da tre stemmi scalpellinati; così pure i vari Capitani di Giustizia che si sono succeduti nel tempo, lasciando emblemi e iscrizioni a testimonianza della loro presenza.