Il comune di Massa, il litorale massese è stato colpito duramente dalle ultime mareggiate che hanno avuto una forza e una violenza che non si vedeva da decenni.

Dalla Partaccia a Poveromo tutti i bagni hanno subito danni, chi più chi meno. «Da una prima stima – dichiara Itala Tenerani, presidente del Consorzio Balneari Massapossiamo tranquillamente affermare che solo sulla costa i danni imprenditoriali si aggirano sui 2 milioni e 800 mila euro. Una cifra complessiva per garantire almeno il decoro delle imprese balneari. Questo danno economico viene aggravato dall’incertezza sul futuro delle concessioni, causata dall’incognita Bolkestein. Un imprenditore balneare può investire migliaia di euro per affrontare i prossimi mesi decorosamente senza certezze sul periodo di ammortamento dell’investimento? Cosa accadrà a scadenza 2024? Quali garanzie e quale futuro?».

Questo è il primo punto che i balneari sollevano a fronte del disastro che il maltempo di questi giorni ha causato sul nostro litorale. Tutto questo senza essere inseriti in stato di emergenza nazionale. L’inverno è ancora lungo ed è molto probabile che ci saranno altre mareggiate che anche se saranno meno violente continueranno ad erodere il litorale massese.

Anche il cambiamento climatico, o meglio la crisi climatica sta giocando un ruolo molto importante. «Dovremmo tutti quanti iniziare a tener conto della crisi climatica – sottolinea la presidente – che incide sull’entità e sulla frequenza di questi fenomeni che una volta erano occasionali». 

«In questi giorni stiamo pulendo le spiagge – prosegue Itala Tenerani –, perchè il quantitativo di materiale spiaggiato è impressionante. Sono diverse tonnellate di legname, lavarone, sfalci di potature che il mare sta restituendo sulla costa. Difficile quantificarne esattamente la portata finché Asmiu non farà un report dopo lo smaltimento. E sicuramente il mare porterà ancora molto visto che sarà mosso ancora per diversi giorni». La pulizia degli arenili, infatti, è a carico dei balneari, i quali in accordo con l’ente preposto, portano il materiale in punti di raccolta definiti. Asmiu poi preleva il tutto e lo conferisce. «Si tratta di centinaia di tonnellate – spiega la presidente – che si traduce in un ulteriore impegno in termini economici sia per noi sia per la collettività.

Ci stiamo attrezzando infatti con i trattori». Il mare non si calmerà a breve. «Il libeccio continuerà a colpire la nostra costa – conclude Itala Tenerani – e quindi il mare sarà mosso ancora per diversi giorni. Chiediamo con forza di essere inseriti nello stato di emergenza nazionale.

Nonostante il mare sia ancora mosso è evidente quanto il fenomeno erosivo non abbia fatto sconti a nessuno. Si sono creati scalini paurosi e continuiamo a ribadire che vanno bene i ripascimenti ma poi la rena portata deve essere difesa con lavori strutturali, con opere che proteggano davvero il litorale. A Ronchi la maggior parte degli stabilimenti non ha più spiaggia e anche a Poveromo si stanno verificando i pronostici che avevamo annunciato.

Ad oggi molti stabilimenti non potrebbero nemmeno mettere ombrelloni e in molti casi non sarebbe possibile arretrare con le strutture perchè sono già a ridosso del Lungomare e dove fosse possibile non c’è un piano particolareggiato che lo consente».