“La sanità pubblica e la salute dei cittadini non devono essere terreno di campagna elettorale” inizia così la sua nota la Consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di sinistra formato da M5S e Unione Popolare.
“I recenti avvenimenti riguardanti il distretto sanitario di via Bassa Tambura e l’inutile sopralluogo di fratelli d’Italia al vecchio ospedale ci mettono in stato di allarme, perchè spostano l’attenzione su futuri interventi strutturali che arriveranno forse tra anni, mentre i cittadini e le cittadine vivono ora il dramma delle liste di attesa, della carenza di medici di famiglia e delle lunghe attese al Pronto Soccorso. Fenomeni questi, che da un lato spingono verso le prestazioni private e dall’altro all’abbandono delle cure.

Sostenere il servizio sanitario pubblico con fondi e personale è oggi una priorità per garantire a tutte le fasce della popolazione il diritto costituzionale alla cura e garantire nel contempo l’eliminazione delle distanze sociali che purtroppo si stanno facendo sempre più importanti. Il taglio di 37 miliardi alla sanità negli ultimi 10 anni è la principale causa dei disservizi che oggi osserviamo. E il Governo Meloni continua nella solita direzione: in termini reali nella attuale legge di bilancio mancano circa 7 miliardi rispetto allo scorso anno.
Il nostro territorio, da sempre marginale nella Regione Toscana, paga a caro prezzo sia la mancanza di fondi che quella di personale e soprattutto la mancanza di medici, infermieri, personale ausiliario  rischiando di essere il punto più dolente all’interno di una organizzazione che oggi mostra tutti i suoi limiti.

Liste di prenotazione infinite, spostamenti illogici dei servizi del territorio, utilizzo inadeguato delle strutture esistenti, incertezza della realizzazione di una casa di comunità nel nostro territorio, abbandono di strutture ospedaliere fino a pochi mesi fa utilizzate, fuga dagli ospedali di personale, sono tutti sintomi della sanità pubblica che spalanca le porte ai servizi privati che non tutta la cittadinanza si può permettere: le strutture private accreditate in provincia di Massa Carrara sono passate da 12 a 27. Secondo gli ultimi dati, a livello nazionale la rinuncia alla cura per motivi economici riguarda il 33% della popolazione, un italiano su tre.

Il Sindaco Persiani e  il Presidente della Regione Toscana Giani non possono continuare a giocare la partita senza rendere conto di quanto sta accadendo, fuori dall’eterna campagna elettorale, perché qua si sta giocando sulla salute e qualità di vita delle persone. 

Per tutto quanto sopra ribadiamo l’urgente necessità di mettere in calendario un Consiglio Comunale aperto con la presenza del Presidente di Regione Giani e della direttrice ASL Casani dove i membri del Consiglio, cittadini e cittadine vengano a conoscenza, “carte alla mano”, di come ASL e Regione intendano affrontare ora questa emergenza sul nostro territorio, da sempre fanalino di coda della Toscana e, conclude Bennati, il Sindaco Persiani metta in chiaro in piena trasparenza quale è stato il proprio ruolo nella annunciata chiusura del distretto di Via bassa Tambura.