I medici di Monasterio scelti dalla Società Europea di Chirurgia Cardiotoracica per eseguire un intervento in diretta e mostrare ai colleghi di tutta Europa l’applicazione delle tecniche endoscopiche alla cardiochirurgia.
Durante il congresso della Società Europea a Vienna, due cardiochirurghi di Monasterio hanno eseguito una sostituzione valvolare aortica live: in collegamento dal centro cardiologico di Berlino (attrezzato per le riprese in sala operatoria e la trasmissione immagini), il dottor Marco Solinas, Direttore della Cardiochirurgia di Monasterio e il dottor Giacomo Bianchi, cardiochirurgo endoscopista di Monasterio, hanno eseguito in diretta la sostituzione valvolare con chirurgia mini invasiva, senza aprire il torace del paziente. Ad assistere, dalla sede congressuale, una platea di centinaia di chirurghi provenienti da tutta Europa.
Il congresso di Chirurgia Cardiotoracica, riferimento internazionale del settore, dedica la sessione Techno College alla presentazione di nuove tecniche e nuovi device, con la possibilità di interventi chirurgici in diretta. E quest’anno la Società Europea ha affidato l’apertura della sessione, come “master” della cardiochirurgia endoscopica, al dottor Solinas e al dottor Bianchi, individuando quindi in Monasterio un riferimento internazionale nell’applicazione delle tecniche mini invasive.
I chirurghi presenti al congresso hanno assistito all’intervento su un paziente tedesco di 64 anni: durante l’operazione Solinas e Bianchi hanno illustrato nel dettaglio le fasi operatorie e le tecniche endoscopiche perfezionate in Monasterio.
“Nella maggioranza dei centri di cardiochirurgia, la sostituzione della valvola aortica – spiega il dottor Solinas – viene eseguita con un approccio sternotomico, vale a dire aprendo il torace completamente. In Monasterio invece la sostituzione avviene per via endoscopica, attraverso un’apertura di 2 -3 centimetri tra le costole preservando l’integrità anatomica e funzionale del torace. L’intervento con approccio mininvasivo – prosegue il dottor Solinas – riduce in maniera significativa il trauma chirurgico, abbattendo il dolore post-operatorio e la possibilità di infezioni e trasfusioni dopo l’intervento, garantendo un rapido recupero funzionale ed il ritorno alle normali attività quotidiane. La chirurgia mini invasiva è una “filosofia” operatoria che Monasterio ha adottato da più di due decenni e applica a diverse patologie cardiache con una continua evoluzione tecnica e tecnologica per offrire ai pazienti il trattamento più efficace ed avanzato”. Un’eccellenza riconosciuta quella di Monasterio nella cardiochirurgia mini invasiva: le tecniche endoscopiche per il trattamento delle patologie valvolari cardiache sono infatti “normalità” per i medici di Monasterio, così esperti nella loro applicazione e sviluppo da essere stati scelti dalla Società Europea di Chirurgia Cardiotoracica per dimostrare a colleghi di tutta Europa la tecnica chirurgica nelle sue diverse fasi.
“A Berlino _ sottolinea il dottor Bianchi _ abbiamo applicato la tecnica chirurgica perfezionata in centinaia di interventi. Nello sviluppo delle tecniche endoscopiche per la chirurgia delle valvole cardiache, uno dei nostri obiettivi principali è stato, infatti, quello di rendere l’intervento riproducibile, definito da procedure codificate. L’operazione eseguita a Berlino, in una sala diversa da quella di Monasterio, con personale che non conoscevamo e per giunta in una situazione dal vivo con l’interazione a distanza con i moderatori ed i colleghi del pubblico, è stata possibile proprio grazie a questo processo di standardizzazione.”
Monasterio scelto quindi dalla Società Europea per contribuire alla formazione degli endoscopisti: non solo con un intervento in diretta, ma anche con le lezioni che il dottor Solinas ha tenuto ai colleghi con prove di simulazione della tecnica endoscopica nella sostituzione valvolare aortica e nella riparazione della valvola mitralica.
Durante il congresso, inoltre, il dottor Bianchi ha presentato un lavoro scientifico nato dalla collaborazione tra più Centri internazionali e approvato dalla Società Europea dopo una rigorosa selezione. Lo studio riguarda l’utilizzo del supporto circolatorio extracorporeo (ECMO) nei pazienti dopo un’operazione cardiochirurgica.
Ancora successi per Monasterio che si conferma ai vertici mondiali della cardiochirurgia e dell’innovazione.