<<È pronta da depositare un’interrogazione regionale in merito alla gestione, poco chiara, con cui la direzione della Asl in accordo con la Regione sta affrontando la questione del distretto di Massa e in generale della sanità pubblica in provincia di Massa Carrara>>, affermano l’On. Amorese, il consigliere regionale Fantozzi e il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Guidi

Come Fratelli d’Italia riteniamo che la  parziale chiusura del distretto in via Bassa Tambura decisa dalla Asl danneggerà i cittadini e siamo convinti che anche il trasferimento di alcuni servizi, come il centro prelievi, l’odontoiatria e i vari ambulatori specialistici, causerà disagi e ritardi nella presa in carico dei pazienti.

<<Chiediamo  – continuano gli esponenti di FdI – al Governatore Eugenio Giani e al suo assessore alla Salute Bezzini di venire in consiglio comunale a Massa per chiarire la vicenda e spiegare quale programmazione futura hanno per il nostro territorio, visto che le politiche del Pd e di tutto il centro sinistra, sia a Massa ma anche a Carrara e in Lunigiana, non hanno fatto altro che tagliare vergognosamente alla sanità pubblica in provincia. Basti pensare al Monoblocco a Carrara, alla carenza di servizi in Lunigiana con ospedali sempre più carenti di ambulatori e personale, alla chiusura del vecchio ospedale e alle lunghissime liste di attesa. È questo il modello di eccellenza della Sanità Toscana di cui tanto si vantano in Regione Toscana? Oggi siamo di fronte al fallimento del modello di sanità portata avanti dal PD e da Giani>>. 

<<Fa sorridere – concludono Amorese, Fantozzi e Guidi – l’attacco strumentale che il  Movimento 5 stelle rivolge a  Fratelli d’Italia, dimenticando probabilmente, che per anni proprio un loro esponente è stato presidente della conferenza zonale sulla sanità, con i risultati e i problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Se gli esponenti pentastellati volevano difendere il Pd in Toscana in nome del campo largo, avrebbero fatto meglio a trovare altre argomentazioni. Ricordiamo che proprio in questi giorni il Governo Meloni ha stanziato 2,5 miliardi in più nella legge di Bilancio, cui si aggiungono altri 300 milioni nel cosiddetto decreto bollette. Nel 2023 il Fondo sanitario nazionale sfiora dunque la quota di massima di 130 miliardi di euro>>.