Gentile assessora Monia Monni,

in qualità di cittadini e di associazioni della città di Massa, siamo costretti a rivolgerci a lei perché non riusciamo ad ottenere risposte dalla nostra amministrazione.

Abbiamo infatti appreso con piacere  che la  legge regionale 35/2022 pone l’attenzione sulla partecipazione e sull’informazione dei cittadini nelle politiche e nelle azioni della transizione ecologica (art. 4).

Proprio a questo riguardo nel nostro Comune è in via di approvazione un progetto che prevede l’utilizzo di fondi del PNRR per la messa in sicurezza e riqualificazione ambientale dell’ex colonia Ugo Pisa e del relativo parco.

Tale progetto, inserito nel programma degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che si colloca in una vasta area a ridosso del nostro litorale, costituisce per la città di Massa una importante occasione al fine di riavere un grande spazio riqualificato non solo da un punto di vista urbanistico ma anche rigenerato negli aspetti ambientali e, come giustamente riporta il documento urbanistico, allegato alla variante “per restituire al territorio massese il parco della ex Colonia Ugo Pisa nella sua interezza, consentendo alla comunità di riappropriarsi di spazi comuni di rilevante importanza per la qualità della vita dei cittadini e per la coesione sociale”.

Noi riteniamo che il contributo dei cittadini, sia individualmente sia nelle forme associative, possa essere di aiuto e sostegno a migliorare e a condividere le azioni importanti che si intendono realizzare sui territori.

Nel caso degli interventi sull’ex colonia Ugo Pisa ricordiamo che si tratta di una zona sottoposta ai seguenti vincoli sovraordinati:

− vincolo idrogeologico di cui al RD n. 3267 del 1923;

− area di notevole interesse pubblico (codice identificativo del vincolo: 287-1969 – Zona litoranea nei comuni di Massa e Montignoso), di cui alla “Scheda identificativa Beni Paesaggistici” (art. 136 e 157 D.Lgs. 42/2004 e art.10 L. n.37/2002) e “Scheda analitico-descrittiva Beni paesaggistici” (art. 143 D.Lgs. 42/2004 e art. 33 LRT 1/2005); tale per cui qualsivoglia intervento deve rispettare le norme di carattere prescrittivo di cui all’elaborato 8B (Capo II – Immobili ed aree di notevole interesse pubblico);

− beni paesaggistici, D.Lgs. 42/2004, art. 142 (Aree tutelate per legge);

− sito di bonifica di interesse regionale: Area residuale Sin/Sir.

Abbiamo analizzato il progetto in questione, nella consapevolezza che le evoluzioni climatiche impongono ai territori di realizzare interventi che liberino suolo, per facilitare sia il contenimento delle temperature che lo scorrimento delle acque, e quindi di rinunciare ad approcci urbanistici che vanno a consumare ed impermeabilizzare suolo: riteniamo che la soluzione proposta dall’amministrazione non sia in linea con questa visione, né con gli approcci riconducibili alle recenti soluzioni adottate nelle principali città nel mondo.

E quindi a maggior ragione abbiamo chiesto alla nostra amministrazione di istituire un percorso partecipativo in modo da poter valutare idee e soluzioni  alternative che possano portare ad un progetto definitivo che sia il più condiviso possibile con la cittadinanza.

Non abbiamo ad oggi ottenuto alcuna risposta e quindi chiediamo cortesemente a Lei di farsi portavoce della nostra richiesta in qualità di assessore presso la nostra stessa amministrazione.

Restiamo in attesa fiduciosi di un suo riscontro.

Legambiente – Politikè – Comitato Nuovi Paesaggi Urbani

31 Settembre circolo ARCI – Associazione amici di Ronchi e Poveromo

Europa Verde – Italia Nostra Massa Montignoso – Comitato Ambientalista Apuo- Versiliese

Comitato dei cittadini per la chiusura della discarica ex Cava Fornace

Comitato “Le voci degli alberi” – Associaz. “Amici della terra” – Assoc. GASVEZZA

Assoc. CIPIT – Assoc. “Custodi della Ceragiola – Comitato   “In 500 sulla battigia” – Associaz. L’Assiolo