“In relazione al caso del paziente trasferito all’OPA il 23 luglio scorso, la ASL Toscana nord ovest oltre a felicitarsi per la ripresa del signore che ad oggi è fuori pericolo, specifica che il paziente è arrivato in ospedale a Fivizzano con un’ambulanza con medico a bordo dopo essere stato soccorso sul territorio, non quindi con le “sue gambe”.
Il 118 prima di giungere in ospedale aveva allertato l’anestesista che ha atteso l’arrivo del paziente ed ha messo tempestivamente in atto tutte le manovre rianimatorie, sino alla ripresa dei parametri vitali. Per velocizzare i tempi di risposta e vista la gravità in cui versava l’assistito, il personale sanitario ha organizzato il trasporto in urgenza all’OPA, Centro ad alta specializzazione.
Si consideri – continua la ASL – che il paziente è arrivato in pronto soccorso alle 20.41 ed è stato traferito, dopo una difficile stabilizzazione, alle 22.30 su ambulanza con rianimatore a bordo all’OPA di Massa.
Da una verifica effettuata con i medici dell’OPA il giorno successivo il paziente era stubato, lucido e cosciente, nonostante la gravità della patologia tempo dipendente che lo aveva colpito.
La direzione ospedaliera rimarca come i sanitari di Fivizzano abbiano messo in atto tutte le azioni necessarie con altissima professionalità, anche in considerazione del fatto che il tasso di sopravvivenza, come è descritto in letteratura, ad una tale patologia è di circa il 9%”.
“Per evitare allarmismi nella popolazione e vista la delicatezza dell’argomento – conclude la direzione – sarebbe importante verificare come si si sono svolti i fatti”