Nel Consiglio Comunale n. 5 del 1 agosto 2023, al terzo punto all’ordine del giorno è stata inserita una pratica che merita sicuramente di essere approfondita, perché rappresenta una situazione che, a mio avviso, dovrebbe essere necessariamente  oggetto di confronto all’ interno della maggioranza, ma che di fatto arriva in consiglio per l’approvazione senza nessun preavviso.

 E’ una questione principalmente politica già dibattuta durante i lavori di consiglio sul Regolamento Urbanistico e nel merito proprio la precedente amministrazione Persiani, aveva assunto una posizione che oggi con questa decisione viene completamente ribaltata.

Si  tratta del “ Piano di recupero (PDR) finalizzato al cambio di destinazione d’ uso da artigianale a residenziale di un fabbricato in fregio a via Galvani”. Intanto non si capisce perché il relatore della pratica sia  l’ Assessore Rossetti anziché Matteo Bertucci con delega all’edilizia privata. Infatti, stiamo parlando di un grosso edificio per non dire una  grande villa privata  costruita abusivamente in una zona a destinazione artigianale-marmifera, dove, ad oggi, tutte le richieste avanzate da privati cittadini di trasformazione in residenziale  di strutture artigianali, sono  state sempre respinte al mittente. Ma non solo. Proprio su via Galvani, durante l’approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni del nuovo Regolamento Urbanistico, l’ Amministrazione Persiani per tramite la maggioranza del Consiglio Comunale, aveva respinto una osservazione presentata da diversi soggetti che chiedeva appunto il cambio di destinazione in residenziale dei fabbricati.

 Oggi, con la scusa di costruirci qualche alloggio popolare si permette ad un  privato cittadino di realizzare una vera e propria speculazione, avendo lo stesso comprato l’edificio ad un prezzo economicamente vantaggioso, poiché la destinazione era ed è ancora artigianale e dopo l’approvazione di questo atto, di rivenderlo come residenziale, quindi ad un prezzo molto più alto. Per carità, nulla da eccepire sulla legalità dell’operazione, però tanto da dire sulla questione politica che, comunque, crea anche un pericoloso precedente in un area dove insistono diverse aziende artigianali.

Sarebbe stato più comprensibile avviare un confronto serio sulla eventuale dislocazione di tutte le aziende presenti nell’area del Frigido, per arrivare poi a cambiare la destinazione da artigianale in residenziale, ma in questo modo l’operazione fa venire dei legittimi dubbi. Per finire, sarebbe interessante sapere chi è il fortunato proprietario dell’ immobile e poi chi realmente dell’ amministrazione comunale ha promosso il progetto.

Mi auguro che le forze di opposizione presenti in Consiglio Comunale si oppongano a tale scellerata decisione dell’ Amministrazione Comunale.

 STEFANO BENEDETTI

PRESIDENTE DELL’ ASSOCIAZIONE

“ MASSA CITTA’ NUOVA ”