La notizia sul giornale della Giunta che modifica il Regolamento degli Agri preoccupa solo noi oppure anche tutti gli altri consiglieri?
La competenza sui Regolamenti spetta al Consiglio comunale in base all’art 42 del Testo Unico degli Enti locali, con l’unica deroga in caso di ordinamento degli uffici e dei servizi di cui questo non è il caso.
Questa decisione quindi ha odore di forzatura dello stato di legittimità a cui si può pensare si sia giunti con l’unico scopo di non aprire la discussione della modifica in Consiglio. Perché? Forse è difficile ammettere che noi avevamo ragione quando rimarcavamo che stavate pacciugando un atto dal punto di vista normativo? Oppure è difficile dover ammettere di fronte ad un’intera maggioranza, che vi ha seguito pedissequamente, che li avete portati a sbattere a torto su un ricorso al TAR opposto dalla Regione?
Proprio in merito a questo inoltre ci chiediamo se sia regolare modificare un atto oggetto di ricorso prima dell’emissione della sentenza da parte del Tribunale amministrativo che potrebbe prevedere anche ulteriori prescrizioni o indicazioni. Oppure non si è data pubblicità al parere?
Notiamo infine che la toppa sia ancor peggio del buco.
La legge regionale infatti permette di computare i materiali derivati per il raggiungimento della percentuale di almeno il 50% del materiale lavorato in loco, ma solo se questi sono impiegati “nell’industria per la realizzazione di prodotti sostitutivi del materiale da taglio… lavorati nel sistema produttivo della filiera locale”, quindi non per colle, vernici o dentifrici.
Esistono impianti produttivi di questo genere sul nostro territorio? A noi non risulta, mentre è chiaro che la filiera locale di trasformazione e lavorazione del marmo, fatta di artigiani, operai, tecnici e professionisti, sta scomparendo e la nuova decisione della giunta Persiani non garantisce certo percentuali maggiori di materiale da lavorare in loco.
Luana Mencarelli
Paolo Menchini
M5S Massa