“Chi ha l’onore di svolgere la funzione di Sindaco di Massa deve, dovrebbe, avere anche l’onere di tutelarne gli interessi. Non può pertanto nascondersi dietro nessuno, ma assumersi in prima persona la responsabilità degli interventi che vengono predisposti sul territorio e che, come in questo caso, impattano sulla qualità dell’ambiente e quindi della vita della nostra comunità” così la deputata del Pd e Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Martina Nardi risponde al sindaco di Massa Persiani sul muro di 5 metri che sarà costruito lungo le due sponde del fiume Frigido.
“Ho l’abitudine di guardare alle proposte non in base a chi le formula, ma in base al loro contenuto – spiega Nardi – e quindi ribadisco che costruire un muro di 5 metri lungo le sponde del Frigido è una risposta sbagliata alla giusta esigenza di mettere in sicurezza le aree circostanti. L’ho detto in passato e lo ribadisco oggi. Non mi importa di quale colore sia l’amministrazione comunale che governa Massa e i massesi, mi importa di Massa e dei massesi e quindi mi batto e mi batterò nel loro interesse senza interrogarmi a che partito appartenga il sindaco pro-tempore. Per cui rivolgo un altro, ulteriore, appello a Persiani: rifletta bene assieme ai suoi assessori e ai suoi tecnici su questa cementificazione del nostro fiume, ragioni serenamente se davvero non vi siano altre soluzioni meno impattanti dal punto di vista ambientale e se questa opera non sia un pugno in un occhio per tutta la nostra offerta turistico ricettiva da cui poi non potremo tornare indietro per anni”.
“Il Frigido – conclude Nardi – è una grande risorsa ambientale e quindi anche turistica, spingere la città a voltargli di nuovo le spalle, chiudendolo dentro una prigione di cemento non è la soluzione, ma sarà un problema in più che lasceremo sulle spalle delle future generazioni. E io credo che un sindaco che non si ponga questi problemi non sia un buon sindaco né per l’oggi né per il domani, al di là del partito o della coalizione a cui appartiene, perché non si comporta come Primo Cittadino di Massa e dei massesi”.